BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Minacciato da ruggine e crepe. Colletta per il campanile di Oreno

Servono 410mila euro, in vendita i quadri del pittore scomparso Adriano Oriani per finanziare il recupero

Minacciato da ruggine e crepe. Colletta per il campanile di Oreno

Minacciato da ruggine e crepe. Colletta per il campanile di Oreno

Campanile ferito a Oreno, per sistemarlo servono lavori costosi e la parrocchia di San Michele lancia la raccolta fondi. Obiettivo, "raggiungere i 410 mila euro necessari".

Una relazione tecnica dopo la diagnosi degli esperti lascia poco spazio all’immaginazione: le campane sono crepate e il castello, la torre che sorregge la struttura, è minacciato dalla ruggine. Solo lavori profondi potranno restituire il monumento al borgo gioiello di Vimercate.

Il restauro è stato presentato qualche giorno fa a teatro da don Eugenio Calabresi. "C’è da sistemare anche la facciata", ha spiegato il sacerdote alla platea. Le prime indagini sullo stato dell’arte risalgono a settembre 2022, a occuparsene una ditta di Lecco che aveva evidenziato la necessità di importanti saldature per tornare a sentire i rintocchi. Poi, il secondo verdetto, da parte di uno studio di ingegneria di Cernusco che ha certificato l’indebolimento della base. Si ragiona ancora attorno alle tecniche da utilizzare sulla muratura e sui tempi dell’intervento, chiara invece la sequenza: si comincerà rimuovendo le otto campane con una autogru, poi si monterà il ponteggio per i lavori esterni, quindi si passerà agli intonaci interni e al consolidamento del castello per terminare con la nuova posa delle campane. Tutto, naturalmente dopo aver coperto i costi.

Da qui l’appello alla comunità e l’avvio della prima iniziativa benefica a favore della causa: la vendita dei quadri del pittore Adriano Oriani, scomparso due anni fa. Il ricavato andrà a sostegno del restyling. La torre e la chiesa sorgono sulle ceneri di un antichissimo edificio di culto che risale ai Longobardi, furono loro a stanziarsi da queste parti nel VII secolo ed erano devoti di Michele, il santo guerriero, che è rimasto. La chiesa fu ricostruita in stile neoclassico su progetto di Giacomo Muraglia nel 1857, il campanile, a destra della facciata, ne segnala la presenza da lontano, una cartolina suggestiva. All’inizio del Novecento, la posa del nuovo concerto di campane (ridotto dal 2007 quando emersero le prime fessure) per scelta dell’architetto Giuseppe Bagatti Valsecchi. Ora, dopo aggiunte e revisioni, un nuovo cantiere si affaccia all’orizzonte.