BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Metrò appeso a un filo. Brugherio chiede modifiche al progetto. I vicini sulle barricate

Il tanto agognato prolungamento della linea verde rischia lo stop. L’appello di Agrate e Vimercate: "Impossibile tornare indietro".

Metrò appeso a un filo. Brugherio chiede modifiche al progetto. I vicini sulle barricate

Il tanto agognato prolungamento della linea verde rischia lo stop. L’appello di Agrate e Vimercate: "Impossibile tornare indietro".

"Le modifiche chieste da Brugherio mettono a rischio la metrotranvia". La posizione di Roberto Assi fa tremare gli altri sindaci della tratta e Vimercate e Agrate estraggono il cartellino giallo per il collega. In gioco c’è l’agognato prolungamento della Linea 2 Verde da Cologno sul territorio, stavolta il problema non è legato agli studi o ai soldi, ma all’accordo fra Comuni. "Sappiamo che lo sviluppo del tram sul tracciato della M2 rappresenta l’unica, vera opportunità concreta per dare alla Brianza Est un servizio di trasporto in grado di rimediare alla grave carenza di offerta di mezzi sul territorio", dicono Simone Sironi (Agrate) e Francesco Cereda (Vimercate). Al loro fianco, il consigliere regionale dem Gigi Ponti e e il capogruppo provinciale di Brianza Rete Comune Vincenzo Di Paolo. "Pur comprendendo le criticità che un’infrastruttura come questa comporta - aggiungono - non possiamo non registrare che da un lato c’è già stata la disponibilità di Milano a trovare soluzioni ragionevoli alle richieste di Brugherio e dall’altro, il parere favorevole della Regione ad andare avanti con l’iter". Gli amministratori del Pd invitano "Assi a decidere: visto che tutti noi abbiamo fatto sul territorio le mediazioni necessarie per sostenere gli interessi generali, Brugherio si comporti allo stesso modo e si prosegua con un’opera importante per il tessuto produttivo e lavorativo della nostra zona e per tutta la provincia". Solo qualche giorno fa la consigliera regionale pentastellata Paola Pizzighini, raccogliendo proprio i malumori di Brugherio e Carugate sul tracciato, ha depositato un’interrogazione in cui chiede alla Giunta lombarda "di tornare al progetto originario: metropolitana interrata", 80% di vagoni e binari nascosti alla vista. Il piano iniziale fu cassato per i costi che aveva raggiunto nel frattempo. Pizzighini ha scritto nel testo di aver raccolto la contrarietà al tram della due città. Da qui, l’allarme in casa democratici per un’infrastruttura che aziende e pendolari aspettano da 40 anni. Il collegamento veloce con il capoluogo come fattore di sviluppo, ma anche come cura contro l’inquinamento.