REDAZIONE MONZA BRIANZA

San Biagio, la lettera del parroco: "Nessuna messa di Natale negata"

E dopo la bufera mediatica il leghista Romeo diserta il rito di FABIO LOMBARDI

Don Oneta

Monza, 7 dicembre 2015 - LA GENTE arriva alla spicciolata, come sempre. Si accomoda sulle panche. Qualche mezza parola sulla vicenda che negli ultimi giorni ha portato la parrocchia di San Biagio agli onori della cronaca nazionale. Niente di più. Il parroco don Marco Oneta sale all’altare. Inizia la cerimonia delle 11,30. La chiesa, complice il ponte dell’Immacolata, è un po’ più vuota del solito. Nulla di strano. Durante la messa e nell’omelia nessun riferimento al polverone suscitato dalla decisione di non celebrare la messa di Natale all’Ecfop (istituto cattolico di formazione professionale) di cui lo stesso parroco è presidente. Una decisione che, in epoca di «difesa delle nostre radici» e di «presepi “negati” nelle scuole», aveva scatenato la reazione soprattutto della Lega.

E PROPRIO criticando la decisione del prete, in settimana, il parrocchiano consigliere regionale del Carrioccio, Massimo Romeo aveva detto: «Da anni vado a messa a San Biagio, ma d’ora in avanti non ci metterò più piede. Andrò in Duomo o qualche altra chiesa monzese». E così ieri ha fatto. «Sono andato a messa a Santa Maria degli Angeli, in via Stucchi. Ribadisco la mia posizione. Non trovo motivi validi affinché la messa di Natale non venga celebrata. Nessuno è obbligato ad andarci, ma annullarla mi pare una scelta sbagliata che non condivido, tutto qui».

E SE DURANTE la mezza don Marco Oneta non ha fatto cenno alla vicenda, al termine della celebrazione, al momento degli avvisi, ha invitato chi «volesse approfondire la vicenda» a raccogliere uno dei volantini impilati su un tavolino all’uscita della chiesa. Un invito raccolto da molti che hanno preso il foglio dal titolo «A proposito di una “messa cancellata”». Una trentina di righe stampate che ripercorrono le spiegazioni già pubblicate dal parroco sul sito della Diocesi in settimana.

«Ecfop ha 5 sedi - scrive Oneta - a Milano, Monza, Desio, Carate e Vimercate». Solo nelle prime due non sarà celebrata la messa di Natale. «A Milano e Monza ci sarà una celebrazione cristiana cattolica senza eucaristia. Non ecumenica, non interreligiosa». Una scelta già fatta «da due anni» e sostituita da una riflessione fatta «in orario scolastico, con lettura della Parola e canti natalizi». Una scelta motivata dal fatto che «il 90% degli studenti o non è cristiano, o non cattolico, o si dice lontano, se non addirittura ostile alla pratica religiosa. Le famiglie - scrive don Marco Oneta - scelgono la nostra scuola per il suo riconosciuto livello di insegnamento».

fabio.lombardi@ilgiorno.net