Mattia falciato da un ubriaco a Monza. Coppia insegue il pirata e i carabinieri lo fermano

Fondamentale l’aiuto di due testimoni che si sono lanciati dietro la vettura in fuga prendendo la targa. La vittima, di Melegnano, aveva 31 anni

La vittima, Mattia Rossi, operaio di 30 anni

La vittima, Mattia Rossi, operaio di 30 anni

Monza - Era appena uscito dalla palestra dopo una sessione di arrampicata sportiva e stava dirigendosi verso un locale con un amico. Non ci è mai arrivato. È stato investito mentre attraversava la strada, è stato imbarcato sul parabrezza sfondandolo ed è morto per le ferite riportate. A falciarlo una macchina lanciata a tutta velocità da un automobilista ubriaco. È successo mercoledì sera, a Monza. E l’unica consolazione è che i carabinieri sono riusciti a rintracciare il responsabile dell’incidente, che nemmeno si era fermato a soccorrere il giovane che aveva investito e si stava dirigendo, sempre a tutta velocità, verso il centro di Brugherio.

È scioccante quanto accaduto mercoledì sera a Monza, sulla strada 13 (viale Sicilia), quasi al confine con Concorezzo, zona Malcantone. Erano le 22.40 circa quando Mattia Rossi, 31 anni, di Melegnano, operaio alla Acs Dobfar farmaceutica di Vimercate, ha iniziato ad attraversare la carreggiata assieme a un amico, che distava da lui qualche metro. Una Smart bianca, che proveniva da Monza diretta verso Concorezzo, lo ha però travolto in pieno. Il 31enne è finito contro il parabrezza sfondandolo prima di scivolare a terra. L’amico ha lanciato l’allarme e sul posto sono piombati un’ambulanza e un’auto medica inviate in codice rosso dal 118. La Smart, col vetro in frantumi, ha proseguito invece la sua corsa senza fermarsi.

Una coppia – un ragazzo e una ragazza – che aveva assistito alla scena, non ci ha pensato su un attimo e ha preso a seguire la Smart, di cui ha preso la targa. Il pirata, 42 anni, di Carugate, non ha fatto cenno a fermarsi, fino a quando non ci hanno pensato i carabinieri. La Centrale Operativa aveva diramato le ricerche dell’auto pirata a tutte le pattuglie, consentendo di intercettarla poco dopo a Brugherio, dove un equipaggio degli uomini agli ordini del maggiore Emanuele D’Onofri aveva appena notato proprio una Smart sfrecciare per le vie del centro, cogliendo il particolare del parabrezza infranto e della targa penzolante. I militari, dopo aver intimato l’alt, sono riusciti a bloccare il mezzo al termine di un breve inseguimento.

Il conducente, in stato confusionale, all’inizio ha detto di non essersi accorto di quanto accaduto. Sottoposto ad accertamenti, è risultato avere un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge. Il povero Mattia Rossi, intanto, nonostante le lunghe manovre di rianimazione a cui è stato sottoposto, non ce l’ha fatta. Il suo decesso è stato dichiarato in pronto soccorso all’ospedale San Gerardo di Monza intorno alle 23.30. Fondamentali per la ricostruzione della dinamica le testimonianze di alcuni passanti, anch’essi in strada, miracolosamente illesi. Tra cui la giovane coppia che ha inseguito il pirata. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno portato all’arresto in flagranza del conducente del veicolo. Si trova ora in carcere in attesa di convalida. Appena 24 ore prima a Brugherio era morto, dopo lo scontro con un Suv, un motociclista, il 43enne Simone Vulcano.