Monza, travolge e uccide Mattia Rossi. La pm chiede che il 'pirata' resti in carcere

Oggi l’udienza di convalida del fermo. Il 42enne di Carugate è accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e resistenza

I rilievi dei carabinieri sul luogo dell’incidente a Monza

I rilievi dei carabinieri sul luogo dell’incidente a Monza

Carugate (Milano) -  È accusato di omicidio stradale. Ma anche di reati come guida in stato di ebbrezza, omissione di soccorso e resistenza, vista la sua fuga all’alt dei carabinieri di Monza, che lo hanno catturato dopo un breve inseguimento. Di queste pesanti accuse deve rispondere il quarantaduenne di Carugate, il pirata della strada che mercoledì sera ha falciato e ucciso Mattia Rossi, 31 anni, mentre attraversava la strada provinciale a Monza. Questa mattina si terrà davanti alla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza Silvia Pansini l’udienza per la convalida del fermo e la conferma della custodia cautelare in carcere chiesta dal magistrato titolare delle indagini, la pm della Procura monzese Stefania Di Tullio. All’udienza, che con tutta probabilità si terrà con collegamento dal carcere da remoto a causa delle restrizioni anti Covid, l’indagato sarà affiancato da un avvocato e potrà decidere se avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande della giudice o se invece raccontare la sua versione di quanto è accaduto.

L’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl onlus (Associazione vittime incidenti stradali, sul lavoro e malasanità) commenta: "Mi auguro che la legge sull’omicidio stradale venga applicata al meglio. Ci troviamo di fronte a un caso dove il deterrente non basta, dato che l’automobilista, per quanto riguarda lo stato di ebbrezza, risulta pure recidivo (il 42enne era stato già segnalato per guida in stato di ebbrezza, ndr ). Per questo auspico per costui la revoca a vita della patente e il massimo della pena, ovvero 12 anni, di fronte alle peggiori aggravanti previste dalla normativa: la fuga e il fatto che fosse ubriaco. Purtroppo la pirateria è un fenomeno difficilmente arginabile, ma l’indagine lampo dimostra almeno quanto sia ormai difficile farla franca".

Si tratta dell’ennesimo incidente mortale di questo primo scorcio del 2022. Per quanto l’incidente sia avvenuto a Monza, sia la vittima che l’investitore sono residenti nell’hinterland di Milano: Mattia Rossi viveva infatti a Vizzolo Predabissi dopo aver lasciato la vicina Melegnano, mentre l’uomo finito in carcere vive a Carugate.