L’ultimo appello: "Basta tragedie. Dobbiamo fare uno scatto"

Lettera del sindaco dopo l’infortunio fatale. Il grido della Cisl : "Esistono norme da applicare".

L’ultimo appello: "Basta tragedie. Dobbiamo fare uno scatto"

Il sindaco di Monza Paolo Pilotto ha scritto una lettera aperta dopo l’ennesimo infortunio sul lavoro

"La costernazione della città si traduca in uno sforzo collettivo per la sicurezza". Il sindaco di Monza Paolo Pilotto decide di non stare in silenzio dopo il tragico infortunio sul lavoro che l’altro ieri è costato la vita a un lavoratore di 22 anni, schiacciato in un compattatore dei rifiuti a Monza, quinto infortunio mortale sul lavoro a Monza e Brianza dall’inizio del 2024. Il sindaco, a nome dell’intera Amministrazione comunale, ha scritto una lettera aperta, che è stata anche occasione per sottolineare l’urgenza anche per l’amministrazione pubblica di intervenire contro questo drammatico fenomeno. "Sappiamo che le imprese, con le loro associazioni, e i lavoratori, con le loro associazioni, sono da tempo impegnate a garantire più sicurezza sui luoghi di lavoro - riflette il primo cittadino m-, con esse anche gli Enti locali e la Pubblica amministrazione. Ma probabilmente dobbiamo fare ancora di più. È tempo di fare uno scatto avanti: è tempo di compiere uno sforzo collettivo per stringere collaborazioni forti, nelle quali anche gli Enti Locali, come il Comune di Monza, cercano di fare la propria parte". "Collaborazioni - prosegue - che siano capaci di introdurre meccanismi virtuosi e premiali per promuovere tutele e prevenzione sempre più alte per i lavoratori". Forte poi l’appello della Cisl di Monza Brianza Lecco, per bocca del suo segretario generale Mirco Scaccabarozzi. "Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un gravissimo incidente sul lavoro che poteva e doveva essere evitato - scrive in una nota il segretario -. Esistono norme e procedure che se applicate garantiscono la sicurezza dei lavoratori". Tra queste Scaccabarozzi cita la necessità di una formazione adeguata per i lavoratori, anche per i somministrati, come in questo caso, e per i neoassunti. Intanto la Federazione sindacale Usb ha annunciato che a breve, insieme ad altri sindacati conflittuali e al Foa Boccaccio, costituirà un’iniziativa pubblica all’Arengario di Monza per denunciare "questa immane tragedia e i suoi responsabili", sottolineando come "dall’indagine condotta dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente Vega Engineering, Monza e Brianza risulta la provincia dove è più elevato il rischio di infortuni mortali sul luogo di lavoro".

Alessandro Salemi