
di Fabio Luongo
Avere alle suppletive per il Senato un candidato che sia "manifesta espressione" del territorio, senza nomi calati dall’alto e da altrove. Un volto che sia figlio dell’esperienza del centrosinistra in Brianza e che possa rappresentare chiaramente la provincia in Parlamento. Anche perché, così dicono, non mancano i profili "di persone di valore da poter mettere a disposizione". È la richiesta, messa nero su bianco, da 18 sindaci Pd brianzoli, assieme ai massimi rappresentanti democratici in Provincia e al consigliere regionale del territorio. La lettera aperta è indirizzata alla segretaria dem Elly Schlein. Il Pd insomma ci vuole essere e in modo ben visibile e radicato, senza inseguire nomi esterni. Una risposta all’appello lanciato da Marco Cappato per la costruzione di un ampio schieramento sulla sua candidatura in alternativa al centrodestra. Anche la scelta di mettere il tema sul piatto in forma pubblica suona come un pungolo al partito, quando ormai si avvicinano i termini per il deposito delle candidature. "Riteniamo sia necessario esprimere all’esterno le ragioni e gli obiettivi che come sindaci del centro sinistra ed esponenti Pd ci hanno guidato nella riflessione sulla soluzione migliore per contendere un collegio difficile e importante come quello del Senato nella nostra provincia", scrivono i primi cittadini di Monza, Seregno, Vimercate, Muggiò e Verano, Sulbiate, Usmate, Lesmo e Cavenago, assieme ai colleghi di Ronco Briantino, Caponago, Bellusco, Bernareggio, Agrate, Cesano e Triuggio, Villasanta e Nova Milanese. Con loro anche il segretario provinciale Pd Pietro Virtuani, il capogruppo in consiglio provinciale Vincenzo Di Paolo e il consigliere regionale cesanese Gigi Ponti. Parlano di "un territorio con più di 800mila abitanti che oggi non ha in Parlamento un rappresentante proveniente dalla propria area geografica". E questo "in un contesto in cui i nostri dati, elettorali e non solo, sono decisamente discreti: governiamo molti Comuni e solo un anno fa abbiamo vinto anche a Monza, quando nessuno ci credeva". Da qui la richiesta alla Schlein di "una candidatura che sia manifesta espressione dell’impegno politico e della ricchezza e dell’esperienza del centrosinistra in Brianza, in rappresentanza di un territorio che peraltro ha molti profili di persone di valore da poter mettere a disposizione della comunità". L’indicazione è per "una candidatura che ridia orgoglio e fiducia", capace di "recuperare elettori sulla base di relazioni consolidate costruite grazie al lavoro quotidiano politico e amministrativo condotto in questi anni. Non una candidatura di testimonianza, ma una candidatura che rappresenti un campo politico".