
Francesco Pasquali volto noto del mondo cattolico è. il leader del Polo civico decisivo nel ribaltone
La voce era nell’aria, adesso c’è l’ufficialità: Francesco Pasquali si dimetterà dal ruolo di consigliere comunale. È lo scossone dato al Consiglio nella seduta di insediamento. Pasquali è persona molto conosciuta e stimata in città, uno dei punti di riferimento dell’elettorato cattolico che, come visto dalle urne aperte a fine maggio, ha ancora una sua importanza nella scelta di chi deve guidare la città.
Di più: Pasquali è il leader del Polo civico. Il progetto di mettere sotto lo stesso tetto Desio Viva, Desio Libera e Insieme per Desio è nato grazie a lui. L’esito di questo progetto politico è stato dirompente. Non solo il Polo civico è stato in grado di azzerare l’impatto di Fratelli d’Italia (primo partito del centrodestra), ma soprattutto ha traghettato il neo sindaco Carlo Moscatelli verso un elettorato anche di centro e di centrodestra. Se fosse stato solo il candidato del centrosinistra, forse solo della sinistra, avrebbero brindato i suoi avversari. L’importanza del Polo civico, insomma, va ben al di là dei voti (comunque significativi) ottenuti alle elezioni.
C’è un però. Anzi, due. Il primo è stata la bocciatura della candidatura di Pasquali per la poltrona di sindaco. Avrebbe avuto anche lui tutte le carte in regola per farlo. Il suo nome non è stato gradito da tutte le forze in campo. Lui è stato capace di fare un passo indietro. A elezioni finite e a municipio conquistato, tuttavia, si è accorto di dover retrocedere ancora: per lui niente posto in Giunta in qualità di assessore. Il nome spinto dalla sua lista è stato quello di Stefano Bruno Guidotti, medico stimato e già assessore ai tempi dell’amministrazione Corti, che ha ottenuto di nuovo la delega all’Ecologia.
Pasquali in aula non ha fatto polemiche. Ha però annunciato che se ne andrà. "Non terminerò il mandato – ha dichiarato –, sono qui per traghettare il rinnovamento. È bello vedere in Consiglio tanti giovani, soprattutto vedere tante facce nuove. Il rinnovamento non è dato dall’età di una persona, ma dall’avvicendamento. Personalmente sono fiero di avere avuto in lista una donna musulmana: anche questa è una conquista. Quanto a me, è il mio quarto mandato". Non ha indicato quando lascerà il posto ad altri, ma nessuno è rimasto stupito dal suo intervento, a dimostrazione del fatto che la sua scelta era già nota. Secondo le voci di corridoio la decisione era già stata presa dopo l’esclusione dalla Giunta. Si vocifera che, per evitare un addio in grado di generare polemiche, abbia deciso di rimanere in Consiglio un paio d’anni.
G.G.