FABIO LUONGO
Cronaca

Lissone, viale Elisa Ancona al posto di viale Padania

Il Comune cambia intitolazione alla strada, dedicandola all'unica vittima lissonese della Shoah. La cerimonia ufficiale il 27 gennaio prossimo per la Giornata della Memoria

Lissone, Elisa Ancona (dall'archivio fotografico della Fondazione Cdec)

Lissone (Monza e Brianza), 20 dicembre 2016 - Non più viale Padania ma "Viale Elisa Ancona, deportata nei campi di sterminio di Auschwitz". La Giunta cambia la denominazione del viale alberato e pedonale che passa davanti al Museo d'Arte Contemporanea, cancellando il nome "Padania" e intitolando la strada all'unica vittima lissonese della Shoah. La novità scatterà da gennaio, quando la modifica nella toponomastica diventerà effettiva. La decisione era stata avanzata dall'Amministrazione nei mesi passati, ma è divenuta ufficiale solamente nei giorni scorsi, quando in Comune è arrivata l'autorizzazione della Prefettura a variare l'intestazione. Il tratto viario coinvolto sarà quello che congiunge via Carducci e il piazzale antistante la stazione Fs, passando proprio davanti al MAC.

L'obiettivo dichiarato del municipio è quello di ricordare l'unica vittima della Shoah deportata da Lissone, e che non fece poi più ritorno dai lager nazisti. Ma la mossa servirà anche a cambiare il nome attribuito nel 2000 dall'allora Giunta targata Lega Nord a quel tratto di strada, così da eliminare - questa la motivazione ufficiale del Comune - l'omonimia col vicino piazzale Padania (che manterrà invece il toponimo) e porre quindi rimedio a una situazione definita inopportuna, perché secondo il Regolamento Anagrafico non si potrebbe assegnare una stessa denominazione ad aree del medesimo tipo. La modifica dell'intitolazione ha ricevuto, oltre al via libera della Prefettura, parere favorevole da parte della Società storica lombarda e della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici. Il vecchio nome comunque non sparirà del tutto: comparirà infatti ancora sulla nuova targa, accanto a quello di Elisa Ancona. Questo "per non incidere in alcun modo sulle attività commerciali e professionali presenti", spiegano dal Comune.

La cerimonia ufficiale di intitolazione del viale alberato alla memoria di Elisa Ancona si terrà il 27 gennaio prossimo, in occasione della Giornata della Memoria. "Quel viale è stato probabilmente l'ultimo a essere percorso da persona libera da Elisa Ancona prima della deportazione - sottolinea il sindaco Concetta Monguzzi -. Con questa intitolazione vogliamo mantenere viva la memoria di eventi che hanno interessato, purtroppo in modo tragico, la storia del Novecento e in essa anche la comunità lissonese".

Di origine ebraica, nata nell'ottobre 1863 a Ferrara, Elisa Ancona si era traferita a Milano nel 1902 e lì aveva continuato a vivere finché non si era spostata a Lissone, dove si rifugiò come sfollata in seguito all'occupazione tedesca successiva all'8 settembre 1943 e per sfuggire ai bombardamenti aerei alleati sulle città. Il 30 giugno del 1944 venne arrestata a Lissone da militi fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana e imprigionata a San Vittore, a Milano. Da lì fu trasferita a Verona, dove venne inclusa in un trasporto proveniente da Fossoli e diretto al lager di Auschwitz. Ad Auschwitz Elisa arrivò il 6 agosto del 1944, venendo molto probabilmente avviata subito alle camere a gas e alla morte, come accadeva ai deportati di età avanzata, e lei aveva 80 anni. Di certo, non fece più ritorno dal campo di sterminio. In base agli studi più aggiornati risulta l'unica vittima lissonese della Shoah.