
Addio stadio, oggi gli arbitri del Var lavorano tutti nel centro di Lissone
Lissone (Monza e Brianza) - Anche se gli arbitri raggiungono Lissone su una navetta che fa la spola tra la Brianza e l’hotel milanese che li ospita, i parcheggi pieni di automobili nelle vicinanze negli ultimi due weekend sono un segnale inequivocabile. La centrale Var (video assistenza arbitrale) ospitata dagli spazi di EI Towers in via Zanella, nella periferia sud di Lissone e a pochi passi da Monza, con l’inizio del campionato è ufficialmente entrata in funzione. Non ancora al 100 per cento ma quasi. Le prove generali che tutto filasse liscio erano state effettuate il 31 luglio con l’amichevole Atalanta-Pordenone. In campo a Bergamo con il fischietto c’era il signor Matteo Mercenaro, in cabina di regia, una cinquantina di chilometri più a ovest, l’arbitro seregnese Simone Sozza nella veste di Var di fronte allo schermo. Collegamenti perfetti, esperimento riuscito e tanti complimenti alla Lega Calcio ma anche a EI Towers che in meno di cinque mesi in una vera corsa contro il tempo (a giugno e luglio si è lavorato anche di notte) hanno costruito la struttura che ospita 12 sale Var nelle quali verranno processate le immagini degli episodi dubbi di serie A e serie B grazie alla tecnologia offerta da EI Towers e dalle sue 2.300 torri per la trasmissione tv e i 6mila chilometri di fibra ottica.
Ad ora solo otto delle sale vengono utilizzate dalla serie A, la B arriverà a Lissone solo in un secondo momento, probabilmente nel girone di ritorno. Ma la struttura di via Zanella, ora con una facciata completamente bianca e con ampie vetrate ma che a breve sarà personalizzata con i loghi della Lega Calcio, non sarà solamente la casa degli arbitri, ma un vero e proprio centro di produzione in cui la Lega sta già in questi giorni trasferendo una parte di uffici e del personale da via Rosellini a Milano, soprattutto i settori legati alla televisione e alla comunicazione. Qui si produrranno gli highlights, ovvero le azioni più belle di ogni turno, ma non solo perché proprio negli studi di Lissone verranno commentate in lingua araba le dirette di cinque partite a week-end della serie A trasmesse in chiaro nei paesi mediorientali e dell’Africa settentrionale su un apposito canale Youtube visibile solo nell’area interessata. Chi dovesse trovarsi in Egitto, ad esempio, potrà assistere gratuitamente sul pc alle partite di Juve, Milan e Inter con la voce del commentatore che parte da Lissone. La struttura è all’avanguardia, ampia e funzionale, nella hall spicca uno schermo a 80 pollici che trasmette calcio dal mattino alla sera. Al piano superiore c’è un’ampia sala conferenze che, in futuro (chissà quanto vicino), potrà essere utilizzata da un membro dell’AIA per motivare in diretta tv le decisioni assunte dal Var sugli episodi più controversi. Proprio in questi giorni sono in corso gli ultimi ritocchi, soprattutto dei giardinieri all’esterno. Entro fine settembre, assicurano dalla Lega Calcio, verrà inaugurata in pompa magna. Ma intanto è funzionante e già si decidono le sorti del massimo campionato italiano.