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L’Inno alla vita di Spadea in regalo all’ospedale Spallanzani di Roma

Un’opera d’arte da Monza a Roma con l’obiettivo di ringraziare i medici e gli infermieri che si sono impegnati in prima linea durante la pandemia. Giovedì l’artista monzese Roberto Spadea ha consegnato personalmente la sua installazione "Inno alla vita" alla direzione dell’ospedale Spallanzani di Roma.

Tre manichini che indossano i camici medici con i colori della bandiera italiana che si abbracciano. Un’installazione realizzata utilizzando la tecnica della resina, tanto cara all’artista monzese.

"È un piccolo gesto di riconoscimento nei confronti dei medici e degli infermieri che non si sono mai risparmiati - spiega l’artista che ha donato la stessa installazione anche all’Asst Monza e all’ospedale di Vimercate -. Un simbolo di unità nazionale, del quale dobbiamo andare tutti fieri. L’abbraccio non è solo un gesto per dire grazie, ma è quel gesto che oggi più che mai ci manca e che speriamo di poter presto tornare a vivere". Un lavoro non certo semplice quello che c’è dietro l’installazione di Roberto Spadea. "Ci sono circa quindici giorni di lavoro. L’aspetto più complicato è proprio quello di modellare l’abbraccio: ho affinato la tecnica durante il lockdown".

Spadea ha fortemente voluto donare la sua opera all’ospedale Spallanzani di Roma dove, peraltro, sono stati ricoverati i primi due casi di Covid giunti in Italia dalla Cina. "Lo Spallanzani è un’eccellenza italiana. Ho in programma di donare la mia opera anche ad altri nosocomi della Lombardia che hanno combattuto in prima linea durante la pandemia".

Barbara Apicella