L’infermiera diventata barista. Franca, sorrisi prima del caffè: "Curiamo l’umore dei clienti"

In centro a Bovisio da 45 anni: con la bacchetta magica non cambierei nulla

L’infermiera diventata barista. Franca, sorrisi prima del caffè: "Curiamo l’umore dei clienti"

L’infermiera diventata barista. Franca, sorrisi prima del caffè: "Curiamo l’umore dei clienti"

Chi apre la porta del locale e si avvicina al bancone non lo fa per il caffè. Quello viene dopo. Chi entra al bar Franca cerca prima di tutto cordialità, un sorriso e quell’atmosfera familiare che ormai si sta perdendo sempre di più nei pubblici esercizi. Bar d’altri tempi, non solo per l’inizio dell’attività nell’ormai lontano 1979. Fuori non c’è nemmeno l’insegna con il nome. Per tutti è semplicemente bar Franca, dal nome della titolare Gianfranca Betti, diventata ben presto Franca per tutti i clienti e per tutta la città. Il bar, del resto, è conosciuto da tutti. Non soltanto perché è situato in centro, quasi di fronte al municipio. È un punto di ritrovo per molti, luogo di aggregazione e di quiete. Bar vecchio stampo anche nel servizio: il punto forte è la cordialità e la capacità di chi sta dietro il banco di fare sentire a casa il cliente. "È il bar che ho sempre sognato – racconta la titolare –, se avessi la bacchetta magica non cambierei nulla. La mia idea di bar è questa, anche la dimensione è quella ottimale". La svolta, da questo punto di vista, è del 2006. Il bar prima di allora occupava uno spazio piuttosto piccolo a poche decine di metri di distanza. Aveva già introdotto novità da qualche anno, visto che nel 1998 aveva iniziato a offrire la possibilità di giocare al Lotto e alle diverse lotterie di Stato. "Mi sono ritrovata barista un po’ per caso – racconta la signora Franca (nella foto tra le figlie Stefania e Marta) –. Io ero infermiera. Quando la vicina di casa mi ha rivelato che intendeva vendere il suo locale, io e mia sorella abbiamo deciso di buttarci in questa avventura. Lei poi ha cambiato strada, mentre io ho proseguito raccogliendo tante con soddisfazioni".

Tra queste anche l’inserimento delle due figlie: "Una è venuta a lavorare qui fin da subito dopo il suo percorso di studi, mentre l’altra si è aggiunta dopo aver fatto esperienze in ufficio a Milano. Ora c’è anche mio nipote. Tre generazioni impegnate in questo locale, il mio desiderio più grande è che l’attività continui anche quando non ci sarò più". Negli anni al bar qualcosa è cambiato. Non si organizzano più le cene e le gite, la chiusura è stata anticipata alle 20 invece delle abituali 24. "È cambiata la società – afferma Franca –, c’è poco da stare tranquilli dopo una certa ora. I clienti, invece, sono quelli da decenni. E, famiglia a parte, se ho avuto una vita di soddisfazioni lo devo anche a loro".

Gualfrido Galimberti