STEFANIA TOTARO
Cronaca

L’imbuto del tribunale. Cartelli poco chiari e una raffica di multe

Fino alle 14 gli stalli sono riservati al personale

L’imbuto del tribunale. Cartelli poco chiarie una raffica di multe

L’imbuto del tribunale. Cartelli poco chiarie una raffica di multe

di Stefania Totaro

La nuova stangata dei parcheggi a pagamento con le strisce blu affonda ancora più in profondità la lama nella piazza del Tribunale e va a colpire soprattutto i dipendenti privati, che già sono i meno pagati e ora si ritrovano un ulteriore balzello da affrontare per recarsi al lavoro.

La centralissima piazza Garibaldi dove ha sede principale il Palazzo di Giustizia monzese convive già da anni con la rivoluzione dei parcheggi a pagamento, peraltro ancora non compresa dai normali cittadini.

Complici cartelli poco chiari, secondo cui fino alle 14 la maggioranza dei posti auto è riservata ai dipendenti di Tribunale e Procura, continuano invano a cercare di infilare le monetine nelle macchinette per pagare il posteggio e si ritrovano le multe.

Succede tutto intorno alla piazza e anche sul lato sinistro immettendosi nella limitrofa piazzetta Anita Garibaldi, dove invece il biglietto per parcheggiare si acquista sul lato opposto (anche se spesso uno dei due distributori non funziona e spesso ingoia la monete ma non rilascia il tagliando) ma la multa si prende lo stesso.

Ora, dopo la rivoluzione delle strisce blu voluta dall’amministrazione comunale monzese, sono spariti altri posti auto dietro il Tribunale, a disco orario, trasformati in altri stalli per ciclomotori (che spesso restano vuoti) e per gli automobilisti è diventato un incubo.

Non per i magistrati e i dipendenti della giustizia muniti di pass.

Gli avvocati già parcheggiavano in piazza Cambiaghi. "Ma non in superficie, dove ci vogliono le monetine, nel silo sotterraneo dove più ti fermi e meno paghi – dice un’avvocata monzese – I silos attorno al centro invece hanno costi proibitivi". Oppure già sono abituati a mettere in conto di "pagare le multe" per divieto di sosta.

Chi invece ora è costretto a mettere mano al portafogli, pure per parcheggiare sempre più lontano dal luogo di lavoro, sono i dipendenti privati. Come le guardie in servizio all’ingresso delle sedi giudiziarie in centro, che già possono contare su uno stipendio già risicato.

"Parcheggiare è diventato impossibile, prima si trovava perché prendiamo servizio presto al mattino, ora sono diventati tutti a pagamento". Oppure gli stenotipisti che registrano e trascrivono gli interventi ai processi. "Chi abita a Monza viene a piedi, mettendoci anche mezz’ora, c’è chi si è dotato di scooter o bicicletta, io vengo la mattina presto e riesco ancora a trovare qualche parcheggio con la striscia bianca nella zona di via Zanzi".

I titolari dei bar che si affacciano su piazza Garibaldi ormai si sono abituati alle strisce blu.

"I disagi li viviamo da tempo perché qua già i parcheggi sono tutti a pagamento, non ho notato finora una diminuzione della clientela, che è già abituata a questo salasso e al fatto che fino alle 14 non si può parcheggiare – dice un barista – Il problema dell’aumento della cerchia delle strisce blu in tutto il centro ora lo stanno subendo i miei dipendenti, che devono parcheggiare sempre più lontano dal locale e pagare il posteggio per arrivare in tempo ogni mattina al lavoro".