DIGUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Libri scartati: "Perché non il book-sharing?"

Polemica sui 9mila titoli vecchi eliminati dalla Biblioteca: ci sono manuali tecnici obsoleti, ma anche classici stampati nel 2015

di Gualfrido Galimberti

"Avete buttato via più di 9mila libri. Non avete idee sul riutilizzo". Ilaria Cerqua, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale ha sollevato ancora di recente il tema del libri non più utilizzati dalla biblioteca civica, già trattato in una interpellanza. "So bene – spiega Cerqua – che le biblioteche provvedono al ricambio dei libri a disposizione dell’utenza. Non mi scandalizza sapere che si disfa di molti libri: è la quotidianità. Però devo evidenziare che in genere, quando si tratta di non utilizzare più libri vecchi, si mette in atto tutta una serie di iniziative: c’è chi li dona a circoli, scuole, parrocchie, carcere, singoli privati. C’è chi dà vita al book sharing. Insomma ci sono tanti modi per continuare a far vivere i libri che non sono più nelle condizioni migliori. Sapere che qui a Seregno a buttarli via è la biblioteca, è davvero preoccupante".

"La revisione del patrimonio librario è necessario. I libri sono una risorsa - ha replicato Federica Perelli, assessora con delega all’Istruzione -. All’acquisizione dei libri nuovi deve per forza corrispondere l’eliminazione di quelli superati, con l’inserimento di nuove edizioni. Anche la Regione Lombardia ha ribadito, oltre alle buone pratiche, quelli che sono i compiti dei sistemi bibliotecari".

L’assessora ha snocciolato i numeri: dal 2018, anno di insediamento della nuova amministrazione, sono stati scartati 9.479 libri per fare posto a quelli nuovi, circa 3mila ogni anno. "La scelta di quelli da scartare – ha specificato – viene fatta in base all’obsolescenza, allo scarso interesse, che rendono molto marginale l’ipotesi di utilizzo. Spesso si tratta di libri privi di attualità o gravemente deteriorati". E, a supporto della sua tesi, ha preso in mano un elenco di 130 pagine citando alcuni titoli a caso.

Spesso si tratta di manuali tecnici, per esempio dell’ambito informatico superati dall’evoluzione tecnologica.

"Per i testi di narrativa – ha aggiunto Perelli – si tiene conto delle richieste delle insegnanti per le biblioteche di classe. Evidenzio che tra le iniziativa di Brianzabiblioteche c’è l’ampliamento del deposito, che garantisce la conservazione di opere a bassa circolazione o di particolare importanza. Il book sharing lo abbiamo presentato a novembre 2020, prevede l’installazione di una ’little free library’ al centro diurno anziani". "Anch’io ho dato un’occhiata all’elenco di 130 pagine con tutti i titoli - rimarca Cerqua -, ho trovato “Il piccolo principe“ del 2015 o “Anna Karenina“ del 2016. Certo che ci sono libri vecchi, ma non tutti. Non accuso il responsabile della biblioteca, che fa il suo lavoro: è limitata la scelta politica sulle iniziative da porre in essere sul riutilizzo dei libri".