L’emergenza coronavirus non ferma i colori del 'Brianza Pride 2020'

Serie di appuntamenti sino al 4 luglio. Niente tradizionale corteo, solo un flash mob davanti al Binario 7 sul lato di piazza Castello

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Anche per la Brianza sarà una settimana arcobaleno, con la rete locale Lgbtq+ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer) che l’anno scorso ha realizzato nel 50esimo anniversario dei moti di Stonewall il primo Pride di Monza, pronta a replicare la manifestazione con modalità però diverse, attente alle prescrizioni anticontagio. Ci sarà quindi il "Brianza Pride 2020" ma sarà spalmato in più appuntamenti nel corso della settimana e si concluderà sabato 4 luglio a Monza, con un flashmob, in sostituzione del tipico corteo, organizzato nelle strade tra piazza Castello e il centro dove l’anno scorso si è svolta la prima edizione della manifestazione arcobaleno brianzola.

Il programma di appuntamenti proposto da Rete Brianza Pride, organizzato quest’anno come l’anno scorso nella settimana successiva alla “Giornata mondiale dell’orgoglio omosessuale“ storicamente fissata il 28 giugno nell’anniversario dell’avvio dei “moti di Stonewall“ della comunità omosessuale newyorkese del ’69, è iniziato ieri con una serata musicale all’Arci di Nova Milanese, oggi si prosegue a Monza con una "birra sociale" al birrificio artigianale Alma di via Lecco (con prenotazione), giovedì ci sarà un dibattito ospitato all’Arci Blob di Arcore mentre sabato l’appuntamento è alle 14 alla stazione di Monza, davanti al Binario 7 sul lato di piazza Castello, per realizzare cartelli e decorazioni da distribuire in città: sarà un flashmob e gli organizzatori precisano che non sarà un corteo, saranno evitati assembramenti e verranno fatte azioni distanziate.

"Non potevamo rinunciare a calcare la città di Monza anche quest’anno – si legge nella nota diffusa dalla Rete Brianza Pride - Nonostante il periodo di emergenza, non è assolutamente il momento di annullare o rimandare il Brianza Pride. Le persone Lgbtq+ di Monza e tutta la provincia hanno ancora bisogno di liberazione e celebrazione: molti vivono nell’oscurità e sono obbligate a spostarsi nelle metropoli vicine come Milano per essere se stesse. Questo è inaccettabile". Assieme ai messaggi e rivendicazioni legati ai movimenti omosessuali, quest’anno sull’onda delle proteste internazionali legate ai movimenti “Black Lives Matter“ "vogliamo sostenere e amplificare – prosegue la nota del Brianza Pride - le lotte di chi subisce ogni forma di razzismo, sociale o istituzionale, soprattutto, ma non solo, le persone senza cittadinanza, i cui diritti sono fortemente limitati, dove non negati, da leggi nazionalistiche e razzializzanti. Vorremmo che il Pride fosse uno spazio sicuro anche per le persone Lgbtq+ vittime di questo razzismo".

Gli organizzatori inoltre ricordano che quest’anno ricorre il 30esimo anniversario dell’istituzione della giornata mondiale contro l’omofobia e anche "il primo anno in cui la legislatura italiana si avvicina ad approvare il primo provvedimento contro gli atti di omolesbobitransfobia in Italia – scrivono - non presentarci tra le strade e le piazze della nostre città equivale ad accettare di non esistere, di essere dimenticati dalla cittadinanza e dalla politica".