
Il funerale di Lea Garofalo
Lissone (Monza e Brianza), 12 marzo 2015 - Una piazzetta per Lea Garofalo. Nascerà nel fine settimana a Lissone, a pochi chilometri dal luogo dove la donna - diventata un simbolo della lotta contro la 'ndrangheta - venne uccisa dalle cosche nel 2009, per la sua scelta di diventare testimone di giustizia.
Sarà un luogo pubblico in centro città, accanto a due scuole, in una zona molto frequentata.Sabato alle 12 si terrà la cerimonia ufficiale di inaugurazione di largo Lea Garofalo, al termine di un'intera mattinata dedicata a sensibilizzare alla lotta contro la criminalità organizzata, in occasione della 20esima Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
A essere battezzata sarà una piazzetta appena riqualificata lungo via don Minzoni, accanto alle scuole Croce-Dante e al futuro Polo Socio Sanitario che ospiterà, nella palazzina ex Montana, l'Asl e l'Ufficio di Igiene.
All'iniziativa è stata invitata dal Comune anche Denise, la figlia di Lea Garofalo, che vive tuttora sottoposta a programma di protezione per le minacce subite dalla 'ndrangheta. La dedica della piazzetta, spiegano dall'amministrazione municipale, vuol essere un gesto di alto significato simbolico e morale, che solleciti "all'impegno per la legalità e contro ogni forma di poteri paralleli, tanto più oggi che si fanno preoccupanti gli allarmi sulle infiltrazioni delle mafie anche nel territorio brianzolo".