CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Centro Mamma Rita, il racconto di chi ha trovato la mano tesa: “È il posto giusto da cui ripartire”

Giovani stranieri e mamme con bambini ospiti di una comunità sperimentale per l’autonomia

Scuola, amici lavoro e cure domestiche sono alcuni passaggi verso l’autonomia degli ospiti del centro

Scuola, amici lavoro e cure domestiche sono alcuni passaggi verso l’autonomia degli ospiti del centro

Monza – Al Centro Mamma Rita si trova anche una comunità sperimentale per l’autonomia, Mughetti: qui si impara a vivere, dalla lingua, alla scuola, cimentandosi con la cucina e la lavatrice. "Sono al Centro Mamma Rita da tre anni – racconta Irakli – e sto studiando per diplomarmi. Quando sono arrivato, ho trovato un ambiente accogliente e persone disponibili a darmi una mano nel mio progetto di autonomia. Vivo in comunità con altri ragazzi provenienti da nazioni e continenti diversi. Mi ha colpito che al Centro Mamma Rita, gestito da una comunità religiosa, ci siano il rispetto e la libertà di praticare la propria religione. Abbiamo obiettivi molto concreti per il nostro futuro: studio, uso della lingua italiana, scoperta della cultura e integrazione con lo stile di vita di questo Paese. Oltre alla cura degli ambienti della comunità organizziamo le nostre giornate con occasioni di socializzazione: uscite e gite alla scoperta dell’Italia. Gli educatori sono figure importanti di riferimento, seguono il raggiungimento delle tappe del nostro percorso: dalla regolarizzazione dei documenti alla costruzione del progetto di vita, dal conseguimento della patente, all’attività sportiva, dall’uso della lavatrice, ad imparare a cucinare: tutte esperienze che sviluppano la nostra progressiva autonomia".

"Arrivo dall’Africa e sono al Mamma Rita a tre mesi – racconta Bangaly – capisco l’italiano sempre meglio e riesco un po’ anche ad esprimermi. Vado a scuola con altri miei due compagni a Desio per ottenere il livello A1 della lingua italiana. Mi piace il calcio e sono iscritto a una squadra di Brugherio".

Una mamma con due bambini racconta di essere stata ospite al centro mamma Rita per circa tre anni. "Con l’aiuto delle sorelle e delle educatrici sono riuscita a rimettere in sesto la mia vita: mi hanno aiutato a trovare lavoro e offerto ferie bellissime – dice A.B – Non è stato facile convivere con altre mamme che non conoscevo; ma partecipando ai gruppi mamme, in cui ognuna espone le sue difficoltà e sofferenze, e mettendoci a confronto per riuscire ad aiutarci, ho imparato ad apprezzare giorno per giorno le cose belle della vita. I bambini andavano in una buona scuola e al loro rientro c’era il doposcuola dove potevano fare compiti, laboratori e tanti giochi. Ho tante persone da ringraziare".

Il volontariato al Centro diventa esperienza formativa anche per gli ex alunni, come Vittoria che a 17 anni, dopo aver frequentato scuola dell’infanzia e primaria alla scuola Margherita, ha fatto la volontaria al centro estivo, a supporto degli educatori: "Aiutavo i bambini nei compiti – ricorda – loro manifestavano in diversi modi il loro bisogno di affetto: c’era chi prima non parlava e poi si affezionava ed era geloso degli altri, chi era più spensierato e bimbe che a 10 anni erano già mature da prendersi cura dei più piccoli".