Dalla minoranza del Consiglio comunale, l’annuncio di Irene Zappalà come nuova assessora alla Mobilità, viabilità e trasporti, produce pareri discordanti, ma vede invece una certa concordanza tra i consiglieri nel riscontrare le anomalie con cui questo è avvenuta. "Non capisco il senso di convocare una conferenza stampa oggi (ieri per chi legge, ndr) per annunciare il nome della nuova assessora, quando la nomina avverrà lunedì – osserva il consigliere e già sindaco di Monza Dario Allevi – e questo mentre in aula si sta discutendo il Pums, che con tutta probabilità verrà approvato giovedì sera in Consiglio comunale. Il sindaco mi sembra in stato confusionale". "Di solito la presenza dell’assessore c’è sempre quando si convocano conferenze stampa che indicano la sua nomina – osserva Pierfranco Maffè, consigliere di Forza Italia –. È una situazione anomala. Si poteva tranquillamente annunciare lunedì, e comunicare anche la delega all’ambiente, che ora è rimasta in sospeso. Sono scelte che faccio fatica a capire, fin da quando è stata destituita dall’incarico l’ex assessora Giada Turato".
Anche su questo Maffè ha da interrogarsi. "Perché prendere questa scelta il 22 di agosto, per poi intanto discutere il Pums a cui è lei ad aver lavorato? – si chiede –. Sarebbe stato più logico farle chiudere il percorso iniziato e poi, ringraziandola per il lavoro svolto, cambiare la casella che si è scelto di cambiare. Sarebbe stato meno umiliante e più ragionevole". Per Allevi "ancora oggi non si capiscono i motivi esatti della destituzione di Turato". "Per la mia idea – prosegue l’ex primo cittadino –, il sindaco ha resistito settimane alle pressioni del vicesindaco e del city manager che non volevano più Turato, e a un certo punto ha ceduto. Il sindaco deve avere autorevolezza. Ha preso i voti dai cittadini per essere lì, a differenza di chi gli fa pressioni".
Diversa invece l’opinione dei consiglieri sulla scelta di Irene Zappalà come nuova assessora. Per Maffè è "oggettivamente una persona che ha esperienza, anche come amministratrice, e con il vantaggio di non essere monzese, che le evita di intaccare degli equilibri". "Ho avuto modo di conoscerla in Anci – prosegue –, e spero per la città che i problemi enormi riguardanti la viabilità vengano affrontati". Di diversa idea l’ex sindaco: "Abbiamo aspettato un mese e mezzo il nuovo nome, e mi chiedo la competenza dove sia – afferma Allevi –. Leggo il curriculum e vedo che è sindacalista e laureata in filosofia. A mio avviso è il partito che ha voluto Zappalà, così come la delega a Guidetti sull’igiene ambientale viene data perché di Azione, e quella all’Energia ad Abbà perché di una lista civica. È la politica col bilancino. In quell’assessorato c’era necessità di una persona con competenze in mobilità". Di parere simile anche il consigliere di Civicamente Paolo Piffer: "Quello che è successo non mi fa ben sperare. Non conosco personalmente la nuova assessora ma ho visto il suo curriculum e faccio fatica ad immaginarla nella gestione della mobilità a Monza. Del rimpasto poi non ne parliamo – prosegue – sembra che le deleghe siano state redistribuite un po’ a caso. Spero di sbagliarmi ma avrei preferito una svolta legata alle competenze specifiche e alla meritocrazia. Auguro comunque un buon lavoro alla nuova assessora".