Il San Gerardo è il posto giusto in cui nascere, almeno stando alle neomamme che si sono affidate al reparto di Ostetricia del polo di cura e ricerca monzese. La struttura dell’Irccs è stata inserita all’interno di uno studio voluto dall’Istituto superiore di sanità che ha preso come punto di riferimento 18 centri parto italiani fra quelli considerati d’eccellenza. Il sondaggio puntava a capire quale fosse il "vissuto delle donne" per raccogliere suggerimenti e migliorare in prospettiva accoglienza, assistenza e qualità percepita del reparto, nell’arco dei sei mesi a cavallo dell’arrivo di una nuova vita. Sotto esame l’opinione di 320 madri, delle 3.642 che hanno concluso la gravidanza nella struttura brianzola. Due i questionari a cui le puerpere hanno risposto, uno sul periodo del ricovero dopo il lieto evento e dopo il ritorno a casa; il secondo a tre mesi dalla nascita del bambino. "Un periodo chiave – sottolinea la professoressa Anna Locatelli, alla guida del team medico – che pone le basi per creare la salute successiva della mamma, del figlio e delle famiglie". Il 99% ha detto di aver ricevuto un supporto continuativo.
Il 34% del campione ha utilizzato l’anestesia peridurale o spinale. Le altre hanno preferito tecniche non farmacologiche come la libera scelta delle posizioni, il massaggio e l’uso dell’acqua in travaglio. Il 96% delle donne ha detto di essersi sentita "protagonista nel processo decisionale di cura" e nell’88% dei casi anche il partner è stato coinvolto. Il 90% delle mamme si è sentito libero nella scelta dell’allattamento al seno. Risultato finale: l’85% delle pazienti consiglierebbe a un’amica la stessa struttura. Bar.Cal.