REDAZIONE MONZA BRIANZA

Le crocerossine cercano rinforzi per le nuove trincee

Oggi sono in servizio al San Gerardo di Monza o impegnate nella consegna dei farmaci e della spesa alle persone in quarantena

Infermieri al lavoro (foto generica - Germogli)

AAA crocerossine cercansi.

La sezione delle infermiere volontarie (una cinquantina al momento) cerca forze nuove, che verranno opportunamente formate per offrire supporto agli infermieri.

Ancora una volta scendono in campo, con il sorriso celato dietro la mascherina, offrendo il loro servizio all’interno dei reparti Covid dell’ospedale San Gerardo di Monza, coordinate dal personale infermieristico; ma anche nei servizi sociali di consegna dei farmaci e della spesa alle persone in quarantena.

"Per questo particolare 4 novembre non saremo schierate in piazza - ricorda sorella Mariella Cociani, ispettrice delle infermiere volontarie di Monza -. Ogni giorno è il nostro 4 novembre: impegnate con gli occhi che sorridono, portando aiuto, sollievo e speranza a chi sta lottando contro questa drammatica pandemia". Le sorelle monzesi sono riuscite anche a riunire un padre monzese ricoverato nell’ospedale di Monza con il figlio che vive in Messico recapitando un videomessaggio che il giovane da Oltreoceano aveva affidato loro.

Scriveva Sita Camperio Meyer, fondatrice delle crocerossine di Monza, il 12 maggio 1917 dal fronte sul Carso: "Entriamo in servizio alle 6.30. Vado subito in ambulatorio e assisto il direttore nelle medicazioni. Tutti i feriti sono gravissimi. La mia prima giornata da infermiera volontaria mi sconvolge al punto da non sapere se potrò resistere a lungo. Visioni di sangue e di dolore".

Le infermiere volontarie sono sempre state in prima linea, nella loro divisa di ausiliarie delle forze armate al fianco dei cittadini. Oggi niente parata accanto ai reparti militari, ma impegno in prima linea nella battaglia contro il Covid.

Nel 1906 Sita Camperio Meyer diede l’avvio ad un breve corso teorico pratico della durata di cinque mesi.

Nel 1915, alla vigilia della Grande Guerra, a Monza fu inaugurata una scuola per Infermiere volontarie, nell’attuale scuola Dante (davanti alla sede della CRI). Dagli anni Cinquanta ai giorni nostri le crocerossine monzesi sono state preziose durante esondazioni del Lambro, i terremoti in Friuli e in Irpinia, nei teatri di guerra in Medio Oriente e nella ex Jugoslavia.

Cristina Bertolini