GABRIELE BASSANI
Cronaca

Lazzate, il ritorno delle campane: "Ora offerte per ripagare i lavori"

Dopo un mese e mezzo di restauro sono state riposizionate sulla torre. Il parroco: "In tempo per Pasqua, ma dobbiamo far fronte a una spesa elevata"

Le campane di Lazzate tornano sul campanile della parrocchiale

Le campane di Lazzate tornano sul campanile della parrocchiale

Lazzate (Monza Brianza) – Le campane di Lazzate sono tornate al loro posto, in cima al campanile della chiesa parrocchiale di San Lorenzo, dopo i lavori di restauro.

Rimosse dalla torre campanaria il 6 febbraio con un intervento spettacolare che aveva lasciato molti con il naso all’insù, come promesso, sono tornate in tempo per suonare a festa per l’annuncio della Resurrezione durante la prossima veglia pasquale. Sono state 4 su 8 le campane inviate a manutenzione per risolvere alcuni problemi strutturali, che ne mettevano a rischio il buon funzionamento. "Un lavoro impegnativo che ci consegna anche una impegnativa spesa. Si penserà un modo per incentivare la raccolta di fondi, per ora mi permetto di sollecitare spontanei generosi contributi", le parole del parroco, don Giancarlo Moscatelli.

Prima della rimozione delle campane, l’amministrazione comunale aveva provveduto alla sostituzione delle lampade della cella campanaria. Al momento di rimuovere le campane, alcuni anziani del paese hanno ricordato un drammatico precedente che è stato poi ricordato pubblicamente anche dal sindaco Andrea Monti: l’ultima volta che le campane di Lazzate furono portate a terra, esattamente 80 anni fa, fu per utilizzarle nella fabbricazione di cannoni per la guerra, con decreto di requisizione dello Stato Italiano firmato il 28 gennaio 1943.

Stavolta, invece, si è trattato di normale manutenzione: al rientro in paese delle campane e al loro sollevamento fino a raggiungere la sommità del campanile, in molti hanno voluto assistere. Tra le campane rimosse, anche quella indicata convenzionalmente con il numero uno, il ‘Campanone’, dedicato a Cristo Re, che riporta proprio una incisione in ricordo dell’episodio del 1943.