L’appello degli Amici di Attanasio "Lo Stato si costituisca parte civile"

L’iniziativa rivolta a Sergio Mattarella e Giorgia Meloni è partita da associazioni e forze politiche cittadine. Alla sbarra due funzionari dell’Onu ritenuti responsabili della mancata sicurezza nel trasferimento in Congo.

L’appello degli Amici di Attanasio  "Lo Stato si costituisca parte civile"

L’appello degli Amici di Attanasio "Lo Stato si costituisca parte civile"

di Gabriele Bassani

Un appello firmato da tantissime associazioni di Limbiate e da tutti i partiti dell’opposizione chiede alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di formalizzare la costituzione di parte civile dello Stato Italiano al processo sulla morte dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, che si aprirà oggi a Roma.

La vicenda, dal punto di vista processuale, è alquanto intricata, perché a processo ci sono due funzionari dell’Onu ritenuti responsabili della mancata sicurezza nel trasferimento in Congo, durante il quale Attanasio e Iacovacci, oltre al loro autista Mustapha Milambo, furono uccisi in un agguato. Ma c’è il rischio che prevalga la richiesta di immunità per i due indagati. "Desideriamo portare alla Vostra attenzione la necessità che lo Stato Italiano si costituisca nel processo in corso a Roma per accertare mandanti ed esecutori dell’omicidio dell’Ambasciatore Luca Attanasio e del Carabiniere scelto Vittorio Iacovacci, rappresentanti e servitori dello Stato, caduti durante lo svolgimento delle loro funzioni in circostanze ancora da chiarire", si legge nello stringato appello partito da Limbiate nelle scorse ore, firmato dall’Associazione Amici di Luca Attanasio con le adesioni delle associazioni di Retelimbiate, a cui si sono aggiunte quelle dei gruppi consigliari di minoranza.

I sei presunti esecutori materiali dell’uccisione di Attanasio, Iacovacci e Milambo, sono già stati giudicati e condannati all’ergastolo in Congo al termine di un’indagine e un processo sul quale restano molti dubbi da parte dei famigliari di Attanasio. La procura di Roma però ha chiesto il rinvio a giudizio per i due funzionari Rocco Leone e Mansour Rwagaza Luguru, con la contestazione di omicidio colposo, in quanto "in violazione dei comuni doveri loro imposti dai protocolli di sicurezza dell’Onu e del Pam", con false dichiarazioni o omissioni avrebbero "contribuito e comunque facilitato" gli autori materiali.