STEFANIA TOTARO
Cronaca

Il testamento della 93enne, l’amica di casa e l’eredità saccheggiata: il caso a Lissone

Il nipote scopre prelievi e bonifici sospetti per oltre 380mila euro. Esposto alla Procura di Monza contro una 70enne di Seregno e la sua cerchia familiare: “Intensa attività predatoria”

L'avvocata Roberta Minotti

L'avvocata Roberta Minotti

Lissone (Monza e Brianza) – All’apertura del testamento di una 93enne lissonese morta nel 2019, il nipote ora 82enne ha scoperto prelievi sul conto corrente dell’anziana parente per 185mila euro, bonifici per 170mila euro e assegni per 30mila euro. Ad eseguirli, anche a favore del marito e dei due figli, sarebbe stata una 70enne di Seregno che ora, insieme ai familiari, è stata querelata con un esposto alla Procura di Monza.

Le accuse sono a vario titolo quelle di appropriazione indebita, furto e indebito utilizzo di carte di pagamento che sarebbero state sottratte all’anziana dal 2015 al 2019 dalla donna, che frequentava la casa dell’ultranovantenne che conosceva fin da bambina perché con i genitori viveva nell’appartamento al piano di sopra dell’anziana, da lei concesso loro in affitto. I reati ipotizzati dal difensore del nipote, l’avvocata Roberta Minotti (nella foto), nell’atto di denuncia arrivato sul tavolo del pm Carlo Cinque sono aggravati dalla minorata difesa della presunta vittima, dall’abuso delle relazioni domestiche e dal danno patrimoniale di rilevante gravità.

La denuncia è partita dopo l’apertura del testamento firmato nel 2011 dalla 93enne che lasciava l’appartamento, i titoli di credito investiti in banca e i soldi sul conto corrente a vario titolo a una comunità monastica, al nipote e anche all’amica frequentata fin da quando era bambina. Ma quando il nipote ha avuto accesso a beni e documenti, avrebbe scoperto un altro testamento del 2017 in cui l’anziana intendeva nominare soltanto lui come beneficiario e anche i presunti notevoli ammanchi di denaro in banca. Sulla validità dei testamenti è in corso una apposita causa civile, mentre la querela chiede di indagare sulla "intensa attività predatoria" che sarebbe stata posta in essere dalla 70enne.