Monza, Lambro a secco: la desolazione dai ponti della città

Il fiume non c'è più, al suo posto il letto polveroso dove agonizzano i pesci. La Protezione civile: "Senza piogge impossibile mantenere il minimo flusso di acqua"

A causa della siccità Monza si scopre senza fiume

A causa della siccità Monza si scopre senza fiume

Monza - Tappeto di pesci morti sul letto del Lambro. La siccità morde anche il fiume di Teodolinda e causa una moria di pesci, visibile dai ponti del centro, desolante e maleodorante. Malgrado non siano state toccate le paratie del Lambro negli ultimi 20 giorni, come spiega Mario Stevanin, responsabile dei servizi di Protezione civile del Comune di Monza, la grave siccità persistente rende davvero complicato mantenere il minimo flusso di acqua per tenere in vita la fauna ittica, soprattuto nella zona Ponte dei Leoni e San Gerardino. 

Solo un chilometro più a monte si evidenzia la presenza di una polla d’acqua che però è troppo poca per arrivare appena più a valle, arrestata da piante e tronchi bloccati. "Ecco perché mentre il fiume è in secca – dice Stevanin – ne approfittiamo per togliere rami e tronchi d’albero flottanti rimasti incastrati e piante infestanti che pregiudicano lo scorrimento della poca acqua. Martedì sera abbiamo già fatto un primo intervento in via Visconti, in corrispondenza del ponte Rota-Grassi. Per questa sera è previsto un altro intervento. Ogni estate si ripete la stessa situazione ormai da alcuni anni". 

Nelle rare pozze d’acqua si affollano i pesci agonizzanti. "I pesci stanno morendo tutti – constata desolato un signore che abita in zona – quelli più resistenti sono i pesci gatto. Sono quelli che emettono quelle piccole bolle che arrivano in superficie. Resistono, ma ne hanno ancora per poco".

Sul Ponte dei Leoni cittadini curiosi si fermano a osservare il desolante spettacolo. Anche dalla passerella dei mercati si vede il fondo del fiume polveroso, spaccato dal caldo, da cui fanno capolino erbe infestanti. Il quadro di regolazione delle acque, come spiega il responsabile della protezione civile, si trova nella proprietà del Mulino Colombo, in pieno centro. Le chiuse non sono state toccate, anche i tecnici fanno di tutto per far fluire la poca acqua residua, ma si attendono le piogge.