"La sicurezza è un’opera collettiva, frutto dell’investimento e della consapevolezza delle aziende e dei lavoratori, sostenuti dalla formazione e dalla tutela del sindacato. Se qualche elemento manca, l’edificio rischia di crollare".
Federica Cattaneo è la referente della Cgil brianzola per la partita complessa della tutela dagli infortuni. E in una mattinata che vede diversi feriti, di cui uno in condizioni critiche, la riflessione parte dalle cifre. "Il numero totale degli incidenti in azienda è in riduzione, ma crescono quelli mortali", spiega.
"Sono oltre 65mila quelli denunciati in Lombardia, 97 quelli che hanno lasciato a terra una vittima", aggiunge. Per contrastare il fenomeno "e verificare che tutte le regole di prevenzione siano effettivamente rispettate, in campo, nel territorio, ci sono 32 ispettori. Possono apparire molti, ma ne servirebbero un centinaio, visto il numero delle aziende". E se esiste il fenomeno degli anziani che restano in servizio anche oltre l’età pensionabile, esponendosi al pericolo, "crescono i casi che riguardano i lavoratori sotto i trent’anni, segno – spiega Cattaneo – che per loro la formazione prima di accedere all’impiego è stata carente. Si deve radicare nella cultura delle imprese, anche in quelle piccole, l’idea che la prevenzione e l’adeguata conoscenza di procedure e prudenza non siano un costo, ma un investimento. In più, constatiamo anche che nelle realtà dove il sindacato non è presente, si fatica di più – conclude –. Perché dove esiste, c’è un presidio di prima linea, un fattore che aiuta, da vicino, a segnalare e a ridurre i rischi".
Bar.Cal.