Ladro all’oratorio copiando Lupin

Si ferisce rompendo il vetro, sorpreso dai carabinieri finge la rapina poi confessa in lacrime: "L’ho visto in tv"

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di Alessandro Crisafulli

Una storia piuttosto singolare, quasi da film comico, si potrebbe dire. E proprio a una serie Tv il ladro si è ispirato: Lupin, che sicuramente era molto, ma molto, più esperto e ambizioso di lui. Protagonista della vicenda un ragazzo 21enne residente a Dolzago, nel Lecchese. Che è riuscito a rubare, addirittura, una bottiglia di aranciata, una di pompelmo e una di limonata, dal bar dell’oratorio. Finendo però per: ferirsi con i vetri infranti, farsi beccare dai carabinieri e ammettere tutto, innaffiando il racconto con le lacrime, presumibilmente amare. Un disastro, insomma. E non si sa se, almeno, le bibite sia riuscito a berle.

Sono le 21 di sabato quando il giovanotto prende di mira il bar dell’oratorio San Giuseppe, in via Carducci di Besana Brianza. Approfittando del suono delle campane, aspetta il rintocco giusto per sfondare la vetrata d’ingresso. In modo che chi ha orecchie per intendere, non intenda. L’idea sembra funzionare. Indisturbato entra, rovista dietro il bancone, cerca dei soldi, invano però. Gira che ti rigira, trova interesse solo per le tre bottiglie di bibite. Le arraffa e scappa dal retro. Un testimone, però, nota qualcosa di strano e decide di chiamare i carabinieri. I militari della stazione di Besana piombano sul posto e trovano diverse tracce di sangue. Quelle del giovane, che si è ferito rompendo la vetrata. Avviano le indagini.

Nel corso della notte arriva una chiamata alla centrale operativa dei carabinieri di Seregno: un uomo racconta di esser stato appena rapinato e ferito da tre soggetti di origine magrebina che, dopo aver spaccato una bottiglia di vetro, lo avevano colpito ripetutamente provocandogli profonde ferite alle braccia. "Mi trovavo in macchina con uno sconosciuto al quale avevo appena chiesto un passaggio per tornare a casa a Dolzago", ha aggiunto. La centrale invia una pattuglia presso l’abitazione. Qui il 21enne, con diversi precedenti contro il patrimonio e la persona, continua la sua messainscena. I militari, però, non abboccano. E capiscono che si tratta di una favoletta di copertura.

Sotto pressione, il giovane crolla, ammette il furto, di essersi inventato la storia, e di aver atteso di proposito lo scoccare delle 21 in modo che il rumore delle campane potesse coprire i vetri in frantumi: "L’ho visto in una puntata di Lupin", ha raccontato, per poi consegnare felpa e jeans intrisi di sangue, insieme al giubbino di pelle che aveva abbandonato. Il giovane "Arsenio", che già nel 2016 aveva commesso un furto all’oratorio "San Giuseppe", è stato quindi denunciato a piede libero per furto aggravato. Fino alla prossima puntata.