Monza, Adriano Galliani difende il seggio del centrodestra: "Primo obiettivo il metrò"

L’ad del Monza conferma il posto a Palazzo Madama che fu di Berlusconi con il 51,46% . La dedica al Cav, poi una battuta: "Se non arriva il telegramma, giovedì vengo al mercato".

Adriano Galliani vincitore delle suppletive

Adriano Galliani vincitore delle suppletive

Alla fine, fatte le dovute proporzioni e considerato il drastico crollo dell’affluenza, l’allievo ha fatto meglio del maestro. Adriano Galliani, chiamato in campo dal centrodestra e dalla famiglia di Silvio Berlusconi, ha vinto le elezioni suppletive in Brianza con il 51,46% dei voti, oltre un punto in più di quanto aveva fatto il Cav un anno prima.

Un vantaggio solo in percentuale, poiché in termini assoluti l’ad del Monza dei miracoli ha portato a casa solo 67.801 voti su un totale di 702mila elettori, contro i 231.524 del suo predecessore.

I più sono rimasti a casa, ma proprio per questo la vittoria di Monza, sottolinea tutto il centrodestra, è emblematica. Lo ha detto subito Fabrizio Sala, deputato brianzolo nonché commissario e coordinatore di Forza Italia in provincia. È stato il primo a rompere gli indugi poco dopo le 17, a scrutinio ancora in corso, quando le proiezioni di partito davano il candidato oltre il 50%: "Questa è l’unica provincia in cui il centrodestra, di solito penalizzato da un’affluenza bassa, questa volta vince, e vince bene. Una vittoria emblematica, quella di un grande uomo, di Forza Italia e del suo segretario Antonio Tajani, oltre che del centrodestra unito, che si è impegnato tra mille difficoltà".

Adriano Galliani ha aspettato ancora un’ora, prima di presentarsi sorridente al comitato elettorale di via Carlo Alberto. "Sono nato a Monza, battezzato in Duomo, qui ho fatto la cresima e la comunione. Monza è la mia città e il risultato è stato fantastico. Avere portato la squadra della mia città dalla serie C alla serie A si vede che è servito". Poi la dedica della vittoria a Silvio Berlusconi e il ringraziamento a tutto il centrodestra.

E qualche promessa: "Sono il senatore della mia città e non posso più scappare, mi impegnerò". Quanto alle voci di un passaggio di mano nella proprietà del Monza, un’assicurazione: "Andrò avanti con la passion e di sempre, non abbandonerò mai la squadra". Due gli impegni di mandato per il territorio: "La cosa più importante è portare il metrò a Monza", e poi "una cosa romantica che ho promesso ai commercianti, far diventare storico il mercato cittadino, così nessuno potrà spostarlo da piazza Trento".

Un impegno, quello per la metropolitana, sul quale Galliani troverà un asse col presidente del gruppo leghista a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo, monzese, che ieri si è presentato in bicicletta a fare i complimenti al neosenatore. "Con Galliani ho già lavorato nella scorsa legislatura – ha ricordato Romeo –. Lui ha lanciato l’idea del mercato storico in città. E poi bisogna lavorare sui trasporti, per portare la metropolitana a Monza".

Licia Ronzulli, presidente dei senatori di Forza Italia, è arrivata apposat al comitato monzese per dire "Adriano is back: do il bentornato ad Adriano, sono certa che come ha già dimostrato nella scorsa legislatura sarà un punto di riferimento per tutti noi e saprà mettere a disposizione l’esperienza, la capacità, le qualità del vincente che è lui".

"So che non ti piace festeggiare – ha concluso rivolta a Galliani – ma sono convinta che lassù il Dottore (Silvio Berlusconi, ndr) sta festeggiando lui per te".

L’interessato pensa anche all’astensionismo. "Nelle suppletive di Roma ha votato l’11%, qui molti dipiù. Ma è un problema, perché la maggior parte delle persone non sapeva che si votata". Di fatto sono andati alle urne 131.754 elettori. Quasi 12 punti percentuali separano il rivale diretto, il radicale Marco Cappato (sostenuto dal centrosinistra), che si è fermato al 39,53%, pari a 52.079 voti. Terzo Cateno de Luca (Sud con Nord) con l’1,76%. A seguire Giovanna Capelli di Unione Popolare (1,73%), Domenico Di Modugno del Partito comunista italiano (1,65%), Daniele Giovanardi di Democrazia Sovrana Popolare (1,43%), Lillo Massimiliano Musso di Forza del Popolo (1,26%) e Andrea Brenna di democrazia e Sussidiarietà (1,19%).

Festeggia dunque il centrodestra. E Galliani non si risparmia l’ultima battuta con i supporter che negli ultimi giorni l’hanno accompagnato in sagre e mercati: "Se giovedì non è ancora arrivato il telegramma, io al posto che al Senato vado al merato di Monza".