
La vita in cascina Balli, cucina tipica e la tradizione della solidarietà
di Fabio Luongo
Musica dal vivo e soprattutto i piatti della tradizione culinaria della Brianza, dalla buseca alla cassoeula, passando per lumache, ossobuco, costine, polenta e salamelle. Cinque giorni dedicati agli amanti della cultura popolare del territorio e della buona tavola, da vivere negli spazi di un’antica cascina. Dopo 3 anni di stop a causa del Covid torna la classica Sagra del Masciocco, uno dei tipici appuntamenti ferragostani locali che riprende a richiamare i brianzoli lasciandosi alle spalle i problemi che dal 2020 al 2022 avevano costretto a sospendere la kermesse. La manifestazione, giunta alla sua 41esima edizione, si terrà nell’aia di Cascina Masciocco, in via Resegone, da oggi a mercoledì. Sarà una full immersion nella Brianza di una volta.
"Vogliamo riprendere esattamente da dove avevamo finito quattro anni fa, nel 2019, quando abbiamo festeggiato i 40 anni della nostra sagra", spiegano dal direttivo dell’associazione Amici del Masciocco, guidata dal presidente Davide Ravasi, che organizza l’evento. "Nelle scorse settimane – raccontano – abbiamo già provveduto al montaggio e alla preparazione delle strutture, per poter essere pronti a tornare ad accogliere in cascina tutti i partecipanti". Tutte le sere, dalle 19, ci si potrà saziare con le specialità della tradizione, dalla trippa all’immancabile “oss bus“, dalle salamelle alla cassoeula al capriolo. E sempre ogni sera, dalle 20.45, ci si potrà divertire in pista col ballo liscio con musica dal vivo: sabato sarà di scena Gigi Chiappin, domenica Davide Mauri, lunedì la Lillo Band, martedì Gianni Cosmai e mercoledì il Duo Barry. Tutto il ricavato della festa andrà in beneficenza, anche in questo caso come da tradizione: fin dall’inizio Masciocco è, infatti, sinonimo di solidarietà e da mezzo secolo le iniziative di aiuto a realtà locali fanno da bussola per gli scopi della sagra.
"Come ogni anno il ricavato della manifestazione verrà devoluto in beneficenza, per sostenere diverse realtà del territorio e non – sottolinea il presidente Ravasi –. Tutto grazie ai nostri infaticabili volontari". L’edizione numero 41 della festa confermerà tutte le consuetudini che hanno fatto conoscere l’appuntamento nell’intera Brianza, ma non mancheranno le novità, due in particolare: l’introduzione di un sistema informatizzato per raccogliere e trasmettere gli ordini presi ai tavoli e l’ideazione di un sistema per far passare il tempo a chi è in attesa di trovare un tavolo libero. "La seconda novità è quella su cui ci siamo concentrati di più – dice Ravasi –. Uno dei punti critici che abbiamo visto negli ultimi anni è l’attesa di tante persone che arrivano in cascina e devono aspettare per sedersi ai tavoli. Non potendo inserire un sistema di priorità per motivi di tipo logistico, abbiamo pensato di realizzare un piccolo chiosco che permetterà agli avventori di iniziare a stuzzicare qualcosa prima di sedersi".