CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

La Villa ricomincia a vivere. Funziona l’apertura cinque giorni la settimana: tornano mostre e aperitivi

Piacciono Banksy all’Orangerie, Miró al Belvedere e le opere di Reggia Contemporanea. Di nuovo a disposizione anche il bar ristorante, che nel fine settimana fa 50-60 coperti.

La Villa ricomincia a vivere. Funziona l’apertura cinque giorni la settimana. Tornano mostre e aperitivi

Monza, 20 gennaio 2024 – La riapertura funziona. Da ottobre la Villa Reale di Monza ha allungato i suoi orari e ora è aperta cinque giorni la settimana, da mercoledì a venerdì dalle 10 alle 16 e sabato, domenica, festivi dalle 10.30 alle 17.30.

Per capire il valore di questo sforzo dopo il primo momento di sbandamento legato alla rottura dei rapporti tra il consorzio pubblico e il gestore privato, basta varcare il cortile d’onore.

In un anonimo venerdì di metà gennaio, la Reggia è discretamente popolata di visitatori che arrivano da tutte le province lombarde: coppie che hanno un giorno di riposo, pensionati che si godono una passeggiata fuori porta.

"Abitiamo a Lecco – raccontano Roberto e Gabriella, originari della Puglia – siamo in Lombardia da 15 anni, ma non eravamo mai venuti alla Reggia di Monza. Oggi abbiamo ospiti e abbiamo colto l’occasione". Naturalmente prima si fa un giro nel Parco per far correre i bimbi; a seguire, un momento culturale per gli adulti in Villa. I visitatori si lasciano affabulare dalla guida negli appartamenti di Umberto e Margherita, dove campeggiano qua e là le opere del progetto Reggia Contemporanea (realizzato dal Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica con Quirinale Contemporaneo): disseminate qua e là oltre 100 opere d’arte contemporanea e di design di alcuni tra i protagonisti della creatività italiana.

Nei tre giorni infrasettimanali, la Villa riceve una sessantina di visitatori al giorno, ma è anche meta di uscite scolastiche. La mostra “Joan Miró: la poesia delle forme“ al terzo piano del Belvedere (aperta fino al 5 maggio) viene scelta dagli appassionati che si immergono in un viaggio nella vita di Miró, attraverso un insieme di opere che illustrano la carriera dell’artista nel campo della pittura, dell’incisione e dei libri illustrati.

"Veniamo dal lago d’Orta – raccontano due distinti signori – mio marito è appassionato di arte e quindi ci godiamo la pensione, ammirando la Villa e le sue mostre durante la settimana, quando c’è poca gente".

Entrando nel cortile d’onore della Villa Reale, nelle Serre sulla destra si trova “Connessioni interrotte“, la mostra di sculture e installazioni site specific prorogata fino all’11 febbraio. È promossa e organizzata da cinque gallerie monzesi (Amerigo, ARCgallery, Leo Galleries, Montrasio Arte, Villa Contemporanea) e due associazioni culturali (Artista, Mimumo-MicromuseoMonza) con il patrocinio del Comune. Gli artisti sono selezionati dalle gallerie stesse.

Durante la settimana un discreto traffico di intenditori imbocca il vialetto in ghiaia che porta alla mostra “Banksy: Painting walls“ all’Orangerie. La mostra riscuote maggiore successo di pubblico nei fine settimana, infatti è stata prorogata fino all’11 febbraio.

È un grande evento espositivo dedicato al nome più celebre della street art internazionale contemporanea. In mostra più di settanta opere originali tra cui tre muri (porzioni di muro) originali dell’artista britannico.

Nei giorni scorsi è stato riaperto anche il Teatrino di Corte dopo una lunga chiusura per restauri, mentre dal 27 gennaio al 29 febbraio sarà aperta l’esposizione “I disegni dei bambini di Terezin“, conservati al Museo ebraico di Praga. La mostra riproduce disegni e poesie che sono stati rinvenuti in due valigie nascoste in uno dei dormitori di Terezin dopo la liberazione. Sarà allestita nella Sala Convegni del Teatrino di Corte. È adatta dalla classe quinta primaria in avanti.

Nelle immediate vicinanze della Reggia non ci sono bar o servizi di ristorazione, fatta eccezione per l’Hotel de la Ville. Quindi, dopo la visita, è quasi d’obbligo una fermata al bar o al ristorante al piano terra. "Abbiamo aperto un anno fa – racconta Stefano Lo Muscio, direttore responsabile – e offriamo sia la possibilità di un panino al volo che di un aperitivo rinforzato con formaggio, fritti e torte salate o ristorante. Anche per l’aperitivo facciamo accomodare nella zona ristorante. Nei fine settimana facciamo anche 50-60 coperti a mezzogiorno, su prenotazione. Alla sera siamo chiusi, salvo prenotazione di eventi aziendali, matrimoni, cene e compleanni. Il nostro miglior biglietto da visita è il passaparola: chi si è trovato bene parla di noi o torna con amici".