La Villa Reale sogna il Museo e il Mirabellino la Siloteca Cormio

Il direttore del Consorzio Villa Reale di Monza, Bartolomeo Corsini, sta lavorando per trasformare la Villa in un museo, con l'obiettivo di valorizzare le opere d'arte e aumentare il flusso turistico. Anche Villa Mirabellino potrebbe seguire lo stesso percorso.

La Villa Reale sogna il Museo e il Mirabellino la Siloteca Cormio

La Villa Reale sogna il Museo e il Mirabellino la Siloteca Cormio

Fresco del successo dell’assemblea generale della Residenze Reali Europee, il direttore generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, Bartolomeo Corsini, mostra grande determinazione nel proseguire il percorso che sta facendo della Villa Reale un museo. "Il percorso sta andando avanti tramite Regione – chiarisce il direttore generale – ed è ben avviato. Abbiamo tutti i requisiti minimi per entrare, ma le pratiche e le certificazioni da ottenere sono tante. Stiamo mettendo in fila tutte le carte, per capire cosa manca, soprattutto in termini di autorizzazioni, come ad esempio quella dei vigili del fuoco".

"Mancano poi approfondimenti amministrativi e legali, a cui dovrà seguire un business plan e un piano delle mostre – prosegue Corsini –. Non si può dunque ancora comunicare una data precisa, ma l’iter sta proseguendo nel verso giusto". Vedere la Villa Reale riconosciuta come museo potrebbe permettere di trovare una collocazione almeno parziale alle circa 2mila opere tra tele, reperti, ceramiche, armi da fuoco, e varie altre produzioni, che dal 1984 sono finite nell’ampio deposito del complesso monumentale. "Si potrà ragionare per una loro maggiore valorizzazione – conferma Corsini –, anche se il senso di vedere la Reggia come museo è innanzitutto quello di permetterne l’apertura tutti i giorni. Sul teatrino di corte invece siamo alla fase conclusiva, dovrebbe aprire entro la fine dell’estate". Entrare nel Sistema museale nazionale per la Villa sarebbe la leva per ricevere più finanziamenti ministeriali, migliorare la protezione dei beni e aumentare il flusso turistico, connettendosi alla rete di un sistema che conta 5mila musei su scala nazionale e collabora con Stato, Regioni, Comuni, Università e il sistema di formazione. Un’idea analoga si potrebbe applicare a Villa Mirabellino, soprattutto da quando, nel maggio 2023, il Consorzio ha ottenuto la sua gestione, concessagli dal Demanio. L’edificio progettato nel 1776 dall’architetto Giulio Galliori su committenza del cardinale Angelo Maria Durini da quasi 30 anni non trova una funzione che possa rivalorizzarne gli spazi. Nel 1996 infatti la Soprintendenza aveva proposto di ospitare nella villa monzese la sezione di Botanica del Museo civico di Storia naturale del Comune di Milano, riportando a Monza una collezione concepita e realizzata proprio qui dal viceré Ranieri d’Asburgo, poi diventata nucleo della Siloteca Cormio, una raccolta di legni istituita nel 1935 da Raffaele Cormio e diventata famosa in tutto il mondo. L’idea non andò in porto per un problema legato alla concessione d’uso: il Comune di Milano la voleva di 99 anni, il Demanio era pronto a concedergliela solo per 19. Dall’assessorato al Parco e alla Villa Reale di Monza si fa sapere che questa potrebbe essere ancora un’ipotesi valida e appetibile, anche se in merito non ci sono state interlocuzioni ancora con il museo di Storia naturale di Milano, che similmente alla Villa Reale, si vede per ora costretto a tenere fermo questo suo grandioso patrimonio.

Alessandro Salemi