La Giunta chiama a raccolta le parti sociali per definire la variante al Piano di governo del territorio (Pgt), in adempimento alla legge regionale 312014 che richiede ai Comuni di andare verso un consumo di suolo negativo, pianificando le strategie per tutelare il suolo ancora libero, valorizzare le componenti ambientali, il paesaggio, con un occhio attento alla componente geologica e idrogeologica, anche in relazione ai fenomeni estremi dei mesi scorsi.
Sono tutti gli argomenti su cui insistono da tempo i dieci comitati di quartiere. La delibera di Giunta dispone l’attivazione di tre tavoli di consultazione. Al tavolo sostenibilità saranno invitati gli aderenti al coordinamento delle 10 associazioni e comitati del territorio, al tavolo economico 25 partner delle numerose categorie produttive e a quello tecnico altri dieci partner di professionisti, dagli ingegneri, architetti, commercialisti. "Come coordinamento dei comitati cittadini – dice il portavoce Giorgio Majoli – ci auguriamo che possano essere recepite le istanze del Libro bianco 3.1 sulle necessità della città, portate all’attenzione dell’amministrazione". La delibera di Giunta dispone oltre all’apertura dei termini per la presentazione di proposte a tutela di interessi puntuali, anche una fase di confronto con le consulte di quartiere, ricordando il programma di mandato in cui si parla di città partecipata e policentrica. A proposito di consumo di consumo di suolo, occhi puntati sul progettocofficine del Deposito della M5 a Monza. "La MM, non trovando altre aree libere a nord di Milano – lamenta il Comitato San Rocco nel Libro bianco – ha pensato di reperirle nell’area del Casignolo di Monza. Pertanto, invece di realizzarlo su un’area dismessa (per esempio ex Falck di Sesto) o di interrare quel deposito, rovinerà circa 180mila metri quadri (pari a 18 campi da calcio) di aree agricole che dovrebbero invece far parte del Parco locale di interesse sovracomunale (Plis) del Grubria. A febbraio sono state inviate dal coordinamento dei comitati di Monza alla Regione, al Comune, alla Provincia e ad altri Enti pubblici una decina di osservazioni, nelle quali si chiede di valutare, in alternativa, il potenziamento e la razionalizzazione delle linee ferroviarie di Monza, con la realizzazione di fermate a San Rocco, Viale Elvezia-Rondò dei Pini e al quartiere Libertà (via Einstein), oltre quella del centro e di Sobborghi. In alternativa si è chiesto di realizzare il deposito-officina della M5 interrato, lasciando suolo agricolo in superficie".