
di Roberto Sanvito
Ripartire esattamente da dove ci si era fermati a febbraio. Con una squadra molto simile e lo stesso allenatore, confermato e rinnovato per altri quattro anni. Marco Cardani ha aggiunto in un sistema che funzionava alla perfezione solamente giovani di talento che allungano e impreziosiscono un roster chiamato alla cosa più difficile nello sport: riconfermarsi.
È stata un’estate strana quella della Vaporart Bernareggio e non solo per il Covid. Ad un certo punto era anche spuntata l’ipotesi di chiedere il ripescaggio in serie A2 (e con buone possibilità di farcela). L’indisponibilità del PalaCandy ha fatto tramontare il progetto prima che partisse. E forse è stato meglio così. "La categoria ce la guadagneremo sul campo" ha detto il GM Max Bardotti. Marco Cardani è così chiamato all’ennesimo miracolo partendo da solidi basi. "E’ stato bello confermare la maggior parte di un gruppo reduce da una stagione di vertice. Ringrazio pubblicamente la società per lo sforzo profuso e i giocatori per averci scelto nuovamente. Non vedo l’ora di rivedere la squadra all’opera col piglio che aveva lo scorso anno". Lunedì in palestra c’erano quelli di sempre: capitan Baldini, Laudoni, Todeschini, Quartieri, Gatti, Almansi, Radchenko, Ka, Diouf, Ghedini più le new entry da Lecco Kiryl Tsetserukou e il "cavallo di ritorno" Simone Aromando oltre al giovane lungo classe 2002 Federico Tosi. Il campionato partirà a metà novembre (con la speranza che sia "a porte aperte"), prima c’è la Supercoppa e una pre-season molto allenante con la conferma della Toyota Cup di Bernareggio. "Incontreremo tre squadre di A2 e altre di B di alto livello. La caratura delle avversarie è elevata e anche questo aspetto è la conseguenza di quello che abbiamo saputo fare in campo. Oramai il valore di Bernareggio è riconosciuto da tutti. Vogliamo fare bene già alla Toyota Cup che sta diventando oramai un appuntamento fisso e poi c’è la Supercoppa che è una bella novità e che ci permetterà di testarci in partite ufficiali con in palio i due punti".
Cardani analizza il girone rinnovato rispetto al 201920. Niente venete, dentro le emiliane e la novità delle quattro siciliane: Palermo, Torrenova, Ragusa e Agrigento. "In molti come noi han cambiato pochissimo. Ci sarà grande competizione. Le lombarde si confermano a livelli di intensità e di livello fisico come quelle meglio attrezzate. Le emiliane di solito spiccano per il loro talento mentre le siciliane sono una bella novità e ci permetteranno di sperimentare trasferte diverse dal solito, in aereo e con il pernottamento".