Si inaugura oggi, questa mattina per la precisione, e resterà visitabile fino al prossimo 28 luglio l’interessante mostra storica sull’evoluzione della sedia all’interno del Museo Didattico del Legno di Cesano Maderno.
Nelle cantine di Palazzo Arese Borromeo è allestita una mostra che racconta l’interpretazione di uno degli elementi d’arredo fondamentali. Sono esposti modelli dell’Ottocento e del Novecento tra cui le creazioni di nomi eccellenti del design come Giò Ponti, Vico Magistretti e Michael Thonet. La sedia viene mostrata quale espressione della lavorazione del legno tra le più impegnative e singolari, frutto dell’unione tra il massello di faggio o altre essenze grazie a sapienti tecniche di incastro.
Nella mostra sono esposti diversi esemplari provenienti sia dalla collezione del Museo Didattico del Legno che offre una panoramica sulle migliori produzioni di settore della Brianza e della Lombardia che dalla collezione privata di Carlo Tuzzi che raccoglie alcuni esempi di sedute diventate punti di riferimento del design italiano e contemporaneo. La collezione interpreta i valori dell’impresa d’origine fondata nel 1949 dai fratelli Giuseppe, Luigi, Danilo e Ado Tuzzi, avendo la sedia quale punto forza della produzione. La produzione raggiunse le fasce medio-alte della società con ad esempio il modello Luigi XVI 8 che si è affermato nel mercato di tutta Europa, ma arrivando anche agli Stati Uniti, al Canada e all’Australia. L’apice e l’evoluzione avvenne negli anni 70/80 dove arriverà ad offrire una occupazione a 97 operai. Nella mostra sono ben visibili gli sviluppi storici degli stili e delle tecniche costruttive della sedia. Alcuni video completano l’esposizione e illustrano le caratteristiche della mostra e di quanto esposto.
Questa mattina alle 10.30 andrà in scena la cerimonia di inaugurazione, poi la mostra sarà aperta tutte le domeniche in concomitanza con l’apertura del Museo didattico del legno, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Per informazioni si può scrivere all’indirizzo e-mail info@museodellegno.it