La seconda vita di Mohamed. Dalla bottega in Egitto all’alta moda

A 7 anni “giocava“ con le forbici da sarto, poi il lavoro da manager e la ripartenza da zero nel suo laboratorio

La seconda vita di Mohamed. Dalla bottega in Egitto all’alta moda

La seconda vita di Mohamed. Dalla bottega in Egitto all’alta moda

A 7 anni, in Egitto, “giocava“ già con la forbice da sarto. Nella piccola bottega artigiana di famiglia ha imparato subito a tagliare, cucire, assemblare il prodotto finito, a intuire e soddisfare le esigenze del cliente. Ha imparato il mestiere a bottega. Un patrimonio che ancora oggi custodisce, affinato e sviluppato nel tempo. Ma prima di iniziare la sua nuova vita in Brianza, Mohamed Soltan (nella foto sotto) di vite ne ha vissute altre. La laurea in Egitto, in Economia e Commercio, e il trasloco negli Emirati per un sicuro e superpagato lavoro da consulente finanziario. A Lentate sul Seveso ci arriva quasi per caso. Ripartendo da zero. Con la sua Fashion-Art e il lavoro di modellista per alcuni tra i prestigiosi marchi mondiali della moda con una squadra di supertecnici, da lui personalmente formata, provenienti da Senegal, Pachistan, Moldavia oltre ai collaboratori italiani. Nella sua vita precedente Mohamed, oggi 50enne, "incontravo negli uffici tanti leader politici e personaggi influenti, ma chiuso il computer tornavo a casa, alla mia macchina da cucire e cercavo qualcuno per cui produrre abiti su misura, anche gratuitamente. Avevo una passione dentro che dovevo tirare fuori". Alla fine decide di tornare in Egitto, anche se sa perfettamente che l’Italia - e Milano in particolare - col suo sistema moda è scritta nel suo destino. Riesce ad entrare come turista e con molta difficoltà a ottenere un visto permanente per restare in Italia na lavorare. Gli addetti ai lavori comprendono subito il suo talento, la sua capacità di visione complessiva del lavoro.

E un’azienda del settore riesce a portarselo a Lentate. Le cose prendono poi una strada diversa e Soltan decide che è il momento di giocarsi tutto scommettendo su se stesso. Ma inevitabilmente ripartendo da zero. "Non avevo neanche una casa, mi ospitava un amico – ricorda Soltan –. Ho aperto una ditta artigiana e ho cercato collaboratori che volevo formare direttamente io, anche senza alcuna esperienza. Ho trovato la disponibilità di ragazzi provenienti da molto lontano che oggi sono dei tecnici preparatissimi e che già mettono le mani su prodotti delle griffe più importanti. Insieme a loro ho una squadra di italiani. Lavoriamo e viviamo benissimo. Oggi sono a Lentate, un posto tranquillo e dove c’è tutto. Milano è a due passi, il cuore del Made in Italy e del sistema moda. Per i miei clienti è il massimo". Oggi l’azienda ha lasciato, solo formalmente, la dimensione artigiana ed è diventata “industria”. E a chi gli chiede se si sente sempre uno straniero, Mohamed risponde senza esitazione: "Qui si respira la vera libertà, ci si sente accolti. Qui nessuno ti impone di cambiare e viene premiato il merito. Qui c’è il mio futuro".

M.Galv.