CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

La scienza è un gioco da ragazzi. Vulcani, robot e colpi di genio: "Così sperimentiamo il futuro"

Nel chiostro delle medie Confalonieri i laboratori dei ragazzi per scoprire gli interessi e valorizzare i talenti. Le lezioni a Monza coinvolgono oltre trenta scuole dalle elementari alle superiori dell’intera provincia

La scienza è un gioco da ragazzi. Vulcani, robot e colpi di genio: "Così sperimentiamo il futuro"

La scienza è un gioco da ragazzi. Vulcani, robot e colpi di genio: "Così sperimentiamo il futuro"

Monza – Alla scoperta della terra e degli insetti dell’Etna “gigante brontolone“ e del Vesuvio “gigante dormiglione“. Un viaggio nel sapere con la XXl edizione di Monza e Brianza della kermesse scientifica per le scuole “Scienze under 18“ . Si tratta di un progetto di educazione e divulgazione scientifica ideato da docenti dell’Istituto sperimentale “Rinascita Livi“ di Milano nel 1997 con l’obiettivo di valorizzare l’attività degli studenti e l’impegno dei docenti con exhibit, prodotti multimediali, convegno degli scienziati in erba e teatro scientifico. Dal 2003 è nato il centro Territoriale Su18 Monza, sotto i portici della media Confalonieri, grazie a una rete di scuole: Istituto comprensivo Paccini di Sovico, Istituto comprensivo Confalonieri di Monza, Hensemberger e Mosè Bianchi come scuole superiori di Monza, Istituto comprensivo di Bernareggio, Ic via Mariani e Ic Rita levi Montalcini di Lissone, Ic Sant’Andrea di Biassono e da quest’anno l’Ic Villasanta, con il supporto del Comune di Monza, Miur, Ufficio scolastico provinciale e Bcc Triuggio. Si sono aggiunte tante altre scuole da Brugherio, Limbiate, Seveso, Lissone, Biassono e Desio: 44 progetti espositivi su 3 giorni, visitati ogni giorno da una quindicina di scuole ospiti.

Tutte le classi coinvolte hanno allestito il loro stand con cartelloni illustrativi, provette, alambicchi e apparecchiature elettroniche programmabili, per raccontare e dimostrare il tema scientifico studiato in parte sui libri, ma soprattutto sperimentato dal vivo. "Abbiamo creato una coltivazione idroponica – spiegano Lorenzo e Matteo di 2A della scuola Benedetto Croce di Lissone – in cui l’acqua sostituisce la terra. Abbiamo usato anche componenti elettronici con Arduino, per creare rilevatori di livello di acqua, gas, temperatura e umidità. Ci piace molto la robotica". Spiegano in scioltezza fisica e chimica anche i ragazzi di 2G della Confalonieri. "È il nuovo modo di fare scuola – raccontano gli insegnanti Martina Valesin e Federico Brancalion –: abbiamo fatto cercare ai ragazzi tutorial e materiale sull’utilizzo di Arduino e di alcune semplici tecnologie. Gli studenti si sono resi protagonisti del loro sapere; spiegare i concetti qui ai più piccoli li rende sempre più padroni dei contenuti".