
La ricreazione dei vandali. Gli studenti teppisti devastano porte e muri. La preside chiude i bagni
Troppi vandalismi, la dirigente dell’istituto Hensemberger di Monza chiude i bagni all’intervallo. "Gli studenti sono tenuti a recarsi ai servizi durante la lezione, solo eccezionalmente e uno per volta, se autorizzati dall’insegnante. Durante gli intervalli i bagni saranno chiusi e vengono aperti dal collaboratore scolastico un quarto d’ora dopo il suono della campanella". Lo dice l’articolo 20 del Regolamento d’istituto, al capitolo “Comportamenti all’interno dell’istituto“. A prima vista può sembrare una misura d’altri tempi, ma "non è affatto così". La preside Petronilla Ieracitano mette i puntini: "Abbiamo dovuto prendere questo provvedimento, che vuole essere temporaneo, per problemi di sicurezza. E per dare un messaggio educativo. Infatti a fronte della gran parte di studenti educati, esiste un gruppo tra dieci e venti teppisti che spaccano le porte, le pareti di carton gesso, sbrecciano l’intonaco, deturpano i muri con scritte e disegni di dubbio gusto. I nostri collaboratori scolastici sono disperati. Ho parlato con i ragazzi e avevo deciso di dare loro fiducia, rimuovendo la restrizione. Per tutta risposta, ci siamo ritrovati quattro porte dei bagni divelte. Quindi abbiamo ritenuto opportuno tornare alla chiusura dei bagni". I ragazzi durante le ore di lezione chiedono sempre di uscire per andare in bagno e il permesso viene loro regolarmente accordato. L’intervallo dura dieci minuti, come fa notare la dirigente, durante i quali l’afflusso ai servizi è massiccio e incontrollato. Nella marea di studenti che si muove, i vandali si mimetizzano e i collaboratori scolastici non possono sorvegliare i ragazzi ai servizi. Nelle parole della preside c’è amarezza, ma "finché questi pesonaggi non imparano a vivere in comunità – sottolinea – mi vedo costretta a mantenere la misura restrittiva. Se i bagni sono fatiscenti la colpa non è dell’incuria della scuola, ma della mancata cura di alcuni studenti". La scuola con vari indirizzi tra meccanica, informatica, meccatronica e liceo delle scienze applicate conta un migliaio di studenti e per pochi maleducati il provvedimento pesa su tutti.
E ogni anno è la stessa storia: "Lo scorso anno – ricorda la dirigente – ho chiesto ai ragazzi di pulire e ripristinare quello che avevano rotto e sporcato, ma a quanto pare, la lezione non è stata assimilata da tutti e il problema si ripropone". L’Hensemberger non è l’unica scuola in cui dirigente e collaboratori scolastici devono vigilare. È dei giorni scorsi il provvedimento preso al vicino liceo scientifico Frisi, dove a seguito di una scritta sui muri dello spogliatorio maschile (tinteggiato di fresco, come ormai tutti gli ambienti della scuola) il dipartimento di educazione fisica ha suggerito la chiusura della palestra per tre settimane per tutti. In realtà era una piccola scritta a penna, ma anche in quel caso, docenti e dirigente hanno voluto obbligare i ragazzi a riflettere sulla cura degli ambienti comuni.