
L’insediamento in aula del sindaco del ribaltone, applausi per tutti gli eletti "Abbiamo vinto al primo turno, ma è solo l’inizio di un percorso da costruire".
"La nostra è una città viva, ricca di potenzialità, di energie, di talenti. Tocca a noi, tutti insieme, far sì che possa rialzarsi e guardare con fiducia al futuro". Con questa esortazione il neo sindaco Carlo Moscatelli ha chiuso il suo primo intervento in Consiglio comunale, martedì sera, nella seduta di insediamento. Una serata senza scossoni, anche abbastanza lunga: del resto era un’occasione straordinaria per tutti. E per la prima del nuovo Consiglio il pubblico ha gremito la sala, dimostrando un atteggiamento di riguardo per tutti. Applausi alla fine di tutti gli interventi.
Il sindaco ha già fatto intuire quello che sarà il suo modo di agire nei prossimi cinque anni. Poche parole, pronto a lasciare la scena agli altri, più propenso ad agire e a cercare di ottenere risultati concreti. "Siamo qui non per rappresentare noi stessi – ha dichiarato nella serata – ma per prenderci cura della città che ci è stata affidata. Abbiamo vinto al primo turno. Ma non lo interpretiamo come un punto di arrivo, bensì come l’inizio di un percorso. Un percorso da costruire ogni giorno, con impegno e condivisione. Non esistono bacchette magiche. Esiste invece la determinazione di affrontare i problemi con realismo e concretezza".
Nel discorso di insediamento Moscatelli ha avuto parole per tutto il Consiglio comunale, ma anche per chi è stato sconfitto alle elezioni: "Da parte mia e della Giunta che guiderò, c’è la volontà chiara di restare aperti al confronto, anche e soprattutto con chi ha idee diverse dalle nostre. Le critiche costruttive non ci spaventano, anzi: sono il sale della democrazia. Abbiamo davanti sfide importanti, complesse, urgenti. Non possiamo permetterci di perdere tempo in polemiche sterili. C’è una stagione nuova da costruire, e per farlo dobbiamo lasciarci alle spalle le divisioni del passato. Lo dobbiamo a Desio e a tutte le sue cittadine e cittadini. Credo nel gioco di squadra. Nessuno di noi può farcela da solo. Né i singoli assessori, né il sindaco, né questo Consiglio. Le grandi sfide richiedono ascolto, confronto e capacità di camminare insieme. Desio ha bisogno di noi. E noi abbiamo il dovere di esserci, ogni giorno. Lo ripeterò spesso: non saliamo in un palazzo. Restiamo in mezzo alle persone, nei quartieri, nelle piazze, nelle scuole, nei luoghi del lavoro e del volontariato. Perché una politica che non ascolta e non si sporca le mani, non serve".
Ai più attenti osservatori non è sfuggita una particolarità: né Moscatelli, né maggioranza o minoranza, nella seduta hanno fatto il benché minimo riferimento a Simone Gargiulo. A sgambettarlo e a mandarlo a casa erano stati in sedici, ma ora lo hanno dimenticato tutti.