La prima croce del 2023 "Ci aspettiamo chiarezza"

La Cgil rilancia il problema della prevenzione, della formazione e della sicurezza . I numeri fanno paura: lo scorso anno in Brianza sono deceduti cinque lavoratori.

La prima croce del 2023  "Ci aspettiamo chiarezza"

La prima croce del 2023 "Ci aspettiamo chiarezza"

di Monica Guzzi

"È il primo morto sul lavoro di quest’anno in Brianza, e la vittima ha più di sessant’anni. Un problema particolarmente grave, quello dell’età, perché queste attività sono gravose e usuranti".

Federica Cattaneo, componente della segreteria confederale e responsabile della salute e la sicurezza della Cgil Brianza, analizza i dati a livello nazionale. Come se queste fossero tragedie annunciate.

"Il settore che in Italia registra il maggior numero di decessi in occasione di lavoro nel primo trimestre del 2023 è quello dei trasporti e magazzinaggio (30), seguito dalle costruzioni e dalle attività manifatturiere (14)", racconta.

E in questo caso "le cause degli infortuni mortali sono da caduta dall’alto". I file del suo pc, riferiti al primo trimestre del 2023 in Italia, dicono di più: "La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni, dove le vittime sono 61 su un totale di 148".

Sulla tragedia di ieri a Macherio, con il muratore precipitato dall’altezza di 4 metri, "stiamo ancora verificando le dinamiche – continua Federica Cattaneo –. Ci aspettiamo che si faccia chiarezza e come Cgil siamo naturalmente a disposizione della famiglia".

Ma sicuramente, sottolinea la sindacalista brianzola, sul fronte della sicurezza e della prevenzione si deve fare di più.

Quest’anno la Brianza monzese non era ancora comparsa sul foglio excel del registro regionale degli infortuni mortali.

Ma nel 2022 era accaduto addirittura cinque volte.

Il primo infortunio mortale a Besana, in cantiere. Un operaio è stato travolto da u piccolo escavatore: non indossava la cintura di sicurezza.

Il secondo tragico incidente a febbraio a Lissone, quando un operaio forestale specializzato è morto travolto da una piattaforma.

Il terzo a Biassono, dove un giovane operaio brasiliano è morto per il ribaltamento del cestello di una gru sulla quale stava lavorando.

A maggio a Verano Brianza un operaio, salito sul tetto da solo per sistemare un’antenna, era precipitato da 5 metri di altezza. Aveva 65 anni ed era in pensione.

Chiude la scia di sangue sul lavoro l’incidente di settembre ad Arcore, dove un uomo è morto in seguito a una forte scossa di corrente che lo ha fulminato mentre stava lavorando alla ristrutturazione di una palazzina.