La penitenza estiva Comune al risparmio Le vacanze all’oratorio costano il 35% in più

Strutture parrocchiali penalizzate dall’ultima rimodulazione. Chiesa e comitato genitori protestano, delegazione in municipio. "Tutti i bambini devono poter avere lo stesso trattamento".

La penitenza estiva  Comune al risparmio  Le vacanze all’oratorio  costano il 35% in più

La penitenza estiva Comune al risparmio Le vacanze all’oratorio costano il 35% in più

di Fabio Luongo

I centri estivi organizzati dalle scuole materne paritarie alla fine si faranno anche quest’anno, seppur con un aumento del costo del 35%.

Una soluzione per far quadrare tutto gli istituti collegati alle parrocchie della città parrebbero averla trovata, ma nonostante questo non si esauriscono le polemiche nei confronti del Comune per la rimodulazione dei contributi erogati dal municipio, che ha portato ad avere meno fondi.

A confermarlo sono i membri del Comitato Genitori della scuola dell’infanzia Maria Bambina e i rappresentanti della scuola Maria Immacolata di Bareggia, dopo che nei giorni scorsi la questione aveva scatenato uno scontro tra Amministrazione e parrocchia, nonché un’accesa seduta di consiglio comunale, aperta dalla protesta di papà e mamme e proseguita con un duro confronto tra maggioranza e opposizioni.

"La presenza di alcuni genitori al Consiglio comunale è stata decisa per manifestare il nostro disappunto nei confronti dell’Amministrazione, per la disuguaglianza con cui vengono trattati i centri estivi organizzati dal Comune e quelli organizzati dalle scuole paritarie - spiegano papà e mamme -.

Quello che chiediamo è che tutti i bambini possano avere lo stesso trattamento, seguendo il principio dell’equità, visto che a Lissone non vi sono comunque posti a sufficienza per coprire tutte le richieste delle famiglie, sia per i centri estivi che per la scuola dell’infanzia".

"Visto che alle famiglie che frequentano il centro estivo comunale viene riconosciuto un contributo pari al 20% del costo - proseguono -, chiediamo che ci venga riconosciuto lo stesso trattamento". Una delegazione dei genitori intanto si è incontrata con uno dei consiglieri comunali di maggioranza, che ha raccolto perplessità e richieste per farle presenti alla Giunta.

"Le scuole, pur non avendo avuto nessun contributo da parte dell’Amministrazione - raccontano i rappresentanti di papà e mamme -, hanno deciso di uscire con la proposta per il prossimo centro estivo, ormai imminente, con dei prezzi calmierati ma comunque con una maggiorazione del 35%, con tutti i rischi che ciò potrebbe comportare e con la possibilità che non si riescano a coprire tutti i costi con le rette".

"Ormai i centri estivi sono imminenti, molto probabilmente poco si potrà fare - concludono -, ma siamo convinti che per il futuro tutte le parti coinvolte, ossia Amministrazione comunale, scuole paritarie e genitori, debbano sedersi a un tavolo per ragionare insieme su una proposta che possa essere condivisa, garantendo il principio di equità e di uguaglianza nelle scuole, visto che le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico e sono inserite nel sistema nazionale di istruzione.

Ci auguriamo che per i prossimi anni ci sia maggior attenzione per i servizi rivolti all’infanzia".