In pratica, è come se giocasse sempre in trasferta. Perché l’Hockey Roller Club Monza TeamServiceCar, fondato nel 2013, ha sempre utilizzato il PalaBiassono di via Parco. La prima squadra gioca in serie A1 ed è l’unica erede della grande tradizione hockeistica cittadina. In questa stagione tornerà anche sul palcoscenico europeo: si è infatti qualificata per la Wse, una volta denominata Coppa Cers. Mercoledì 11 ottobre inaugurerà il campionato 2023-2024 affrontando il Vercelli. Ovviamente, al PalaBiassono. "Se non fosse per Biassono – ammette amaramente il vicepresidente Franco Girardelli (nella foto) – saremmo a piedi. Di alternative non ne abbiamo". Girardelli, classe 1958, è un ex giocatore dalla bacheca piena di trofei, conquistati con la Nazionale e con Breganze, Vercelli e il vecchio Roller Monza del presidente Pierangelo Ferlinghetti. Da ragazzo, con le giovanili del Breganze, ha fatto in tempo a disputare un paio di tornei sulla pista di via Boccaccio.
"Adesso – aggiunge – potremmo anche pensare di cambiare nome: non più Hockey Monza, ma Hockey Biassono". Monza, dopo la chiusura della pista di via Boccaccio (realizzata nel 1935), non ha mai avuto un vero impianto per l’hockey su pista. Per anni ci si è arrangiati con la pista della scuola Ardigò, in via Magellano. Una struttura comunque utilizzabile solo per la serie B, non certamente per il principale campionato hockeystico italiano. La situazione più paradossale fu vissuta dall’hockeysmo cittadino nel 1989. Allora c’erano due squadre monzesi che si contendevano la supremazia in Italia. E pure in campo europeo non scherzavano. In quello stesso anno, infatti, l’Hockey Monza Salumi Beretta e il Roller Monza Supermercati Brianzoli si imposero, rispettivamente, nella Coppa Cers e nella Coppa delle Coppe. E poi si contesero lo scudetto, in un derby che non venne mai disputato in città. Il Roller, poi vincitore del suo primo titolo tricolore, disputava gli incontri casalinghi nel Palazzetto Paolo VI di via Manin a Brugherio. L’Hockey Monza, invece, aveva la sua casa a Biassono, dove appunto è dovuto emigrare anni dopo anche l’Hrcm. Pure lui, per un beffardo destino, alla ricerca di una pista sempre negata nella propria città. Girardelli, per la cronaca, visse quella finale da protagonista con la maglia biancazzurra del Roller Monza.
"Non mi ricordo bene – ammette –, ma sarà una quarantina d’anni che a Monza si parla di realizzare un impianto per l’hockey su pista. A parole, c’è sempre la disponibilità, ma poi la realtà è diversa. Anche recentemente abbiamo discusso con l’amministrazione comunale di questo argomento. Intanto, diciamo grazie al Comune di Biassono, proprietario della struttura dove giochiamo in base a una convenzione rinnovata annualmente Cosa ci servirebbe a Monza ? Non è necessaria una cattedrale nel deserto, basterebbe un impianto da 1.200 posti".