
Gabriela Azar Rubagotti originaria della Repubblica Dominicana una delle artiste in mostra alla ArcGallery
Lo sguardo di un gruppo di artiste e di artisti, italiani e stranieri, sulle mille sfaccettature simboliche del mondo floreale, in opere che raccontano l’unione indissolubile tra realtà naturale e universo femminile, nei rimandi comuni di bellezza e sensualità, effimero ed eternità. È quanto squadernano davanti agli occhi i dipinti dell’originale mostra dal titolo “Naturalia“, una collettiva allestita negli spazi della galleria d’arte ArcGallery di via Spalto Piodo a Monza. A fare da filo rosso è il binomio donne e fiori, declinato in diverse facce. Si tratta, in ambo i casi, di "due forze della natura - spiegano gli organizzatori della mostra -, nate dalla terra e nutrite dalla luce, entrambe regalano bellezza, protezione e prosperità. Ogni donna, come ogni pianta, custodisce la capacità di trasmettere la vita e di rinascere dopo una tempesta".
Ed è proprio la vita quello che gli artisti radunati in galleria hanno cercato di rappresentare nelle loro opere, con linguaggi diversi che spaziano dall’astratto al figurativo. Così i fiori parlano, in maniera contrastante, di forza e di fragilità, di gioia e malinconia, momentaneo ed eterno. L’esposizione sarà inaugurata domani dalle 15 e proporrà, tra gli altri, i lavori dell’artista albanese Alketa Delishaj, che "riflettono la vitalità del mondo vegetale e la natura fluida della memoria, evocando immagini di passeggiate bucoliche nei boschi del suo Paese d’origine". Le creazioni tridimensionali della lettone di Riga Valentina Kovalishina, in arte ValkentinaKI, indagano invece le alghe delle profondità marine, essenziali per l’equilibrio dell’ecosistema del mare: realizzate con tecnica mista, colori acrilici e resine. In bilico tra astratto e figurativo, le tele di Gabriela Azar Rubagotti, originaria della Repubblica Dominicana, presentano elementi vegetali che sfumano il loro realismo dissolvendosi in uno spazio e un tempo sospesi, mentre Angela Filippini destruttura tele di juta evocando alberi e boschi. Un ritratto femminile di Nadianna Crosignani si affianca ai volti di donne di Alessandro Casetti, in cui le capigliature diventano fronde arboree. In mostra anche le geishe di Maurizio Ceccarelli, moderne Madame Butterfly, e le opere di Massimo Barlettani con la sua personale tecnica che unisce fotografia e pittura. Visite fino al 28 giugno, il giovedì, venerdì e sabato dalle 15 alle 19.