
Barbara Zizza, presidente della sezione di Monza di Leidaa-Lega italiana difesa animali e ambiente, è una grande sostenitrice del cimitero degli animali
Sono passati 8 anni da quando la Giunta di Monza ha approvato l’individuazione di un’area adatta alla costruzione di un cimitero per animali, un progetto controverso e, forse, di difficile realizzazione. Il terreno scelto, comunale o concesso da un privato, diventerebbe luogo di sepoltura destinato agli animali di affezione. L’assessore al Governo del Territorio Marco Lamperti afferma che "ogni area del Pgt destinata a servizi può essere adatta. Non abbiamo riscontrato al momento iniziative private. Sicuramente potremo iniziare a ragionare su una eventuale iniziativa pubblica".
Tra le proposte su come realizzare il cimitero, una volta individuata l’area, vi è quella di evitare il posizionamento di lapidi e preferire piuttosto delle piantine. Con questa soluzione ogni pianta ricorderebbe un animale diverso e la zona diventerebbe un polmone verde. Il cimitero, in un certo senso, porterebbe nuova vita. Naturalmente il progetto sarebbe molto apprezzato in quanto gli animali sono ormai diventati a tutti gli effetti parte integrante della vita di moltissime persone.
Ma proprio su questo punto nasce un primo dubbio riguardo a quali animali potrebbero essere seppelliti all’interno di un eventuale cimitero. "Generalmente come animali di affezione si intendono cani e gatti ma ormai - sostiene Barbara Zizza, presidente della sezione di Monza di Leidaa (Lega italiana difesa animali e ambiente) - quasi tutte le specie possono essere ritenute tali. Basti pensare a roditori, conigli oppure ai cavalli o addirittura maialini e caprette. Per questo motivo andrebbe chiarita la categoria di animali che avrebbe accesso al cimitero cercando di includere anche quelli più inusuali. Sarebbe possibile includere anche quelli di grandi dimensioni, in quanto nel cimitero verrebbero seppellite le loro ceneri".
Ceneri che magari vogliono essere conservate ma non tutti desiderano tenere a casa: in questi casi avere un luogo dove recarsi per ricordare il proprio animale sarebbe l’ideale. Un ideale che, però, rischia di non essere accessibile a tutti. "La morte di un animale comporta una spesa importante che comprende soppressione, cremazione e, se desiderata, sepoltura. La cremazione può raggiungere prezzi anche molto" afferma Barbara Zizza.