La multinazionale licenzia. Flowserve Valbart taglia 61 posti di lavoro

Stato d’agitazione e sciopero nello stabilimento che produce valvole a sfera. I sindacati: "Tocca ai lavoratori pagare il prezzo di una gestione inadeguata".

La multinazionale licenzia. Flowserve Valbart  taglia 61 posti di lavoro

La multinazionale licenzia. Flowserve Valbart taglia 61 posti di lavoro

La Flowserve Valbart taglia 61 posti di lavoro in Brianza. Lo ha annunciato nei giorni scorsi la multinazionale americana, avviando venerdì scorso la procedura di licenziamento collettivo per 61 lavoratori su 179 dipendenti.

L’azienda opera nel settore dell’oil&gas con la produzione e commercializzazione di valvole a sfera (“on-off” per condutture, per il controllo fluidi) e attuatori di potenza fluida, a gas e idraulici. I venti di crisi si erano fatti sentire già all’inizio dell’anno, quando l’azienda ha manifestato forti preoccupazioni e difficoltà sull’andamento economico aziendale e criticità sui costi. "Ma sicuramente non ci aspettavamo una decisione così drastica – dicono Adriana Geppert della Fiom Cgil e Gloriana Fontana della Fim Cisl –. Ora il prezzo di una gestione inadeguata portata avanti da anni lo devono pagare le lavoratrici e i lavoratori".

Il sindacato contesta il piano di licenziamenti e la perdita di decine posti di lavoro, e rilancia puntando sugli ammortizzatori sociali per affrontare la crisi. "L’utilizzo degli ammortizzatori sociali e della cassa integrazione sono strumenti utili che l’azienda deve utilizzare per la gestione della crisi aziendale, per la salvaguardia dei posti di lavoro ed il rilancio delle attività che resteranno nel sito di Mezzago – dicono Fiom e Fim –. Non possiamo permetterci che ancora una volta una multinazionale decida di tagliare posti di lavoro nel nostro territorio ed abbandonare attività nel nostro paese delocalizzandole nei paesi a basso costo lasciando decine di famiglie in mezzo ad una strada".

Mercoledì in un incontro l’azienda ha ribadito la volontà di procedere con i licenziamenti.

Contro questa scelta lunedì i lavoratori si riuniranno in assemblera, mentre le organizzazioni sindacatli e le rsu hanno indetto lo sciopero delle prestazioni straordinarie e di tutte le forme di flessibilità. Allo stato di agitazione di aggiunge uno sciopero per la giornata del 24 aprile dalle ore 8 alle ore 12 con presidio delle portinerie.

"Tutte le possibilità di mobilitazione sono in campo, a partire dal coinvolgimento delle istituzioni locali, regionali e nazionali per trovare una soluzione alla drammatica vertenza industriale ed occupazionale", concludono i sindacati.