REDAZIONE MONZA BRIANZA

La “moralità“ dei potenti. Papaleo diventa podestà

Al teatro Manzoni di Monza rivive “L’Ispettore Generale“ di Nikolaj Gogol. Una commedia satirica che si prende gioco di chi pensa di essere intoccabile.

Daniele Marmi e Rocco Papaleo sono i protagonisti de “L’Ispettore Generale“

Daniele Marmi e Rocco Papaleo sono i protagonisti de “L’Ispettore Generale“

Rocco Papaleo sarà protagonista de “L’Ispettore Generale“ di Nikolaj Gogol, uno dei più grandi capolavori della drammaturgia russa. Scritta quasi duecento anni fa, ma tragicamente più attuale di quanto si possa immaginare, rivive oggi grazie alla regia di Leo Muscato sul palco del teatro Manzoni di Monza.

Lo scenario in cui si ritrovano gli attori è quello della Russia del 1836: per controllare la vita e l’operato dei suoi sudditi, lo zar Nicola I istituisce un nuovo organo di Stato chiamato Terza Sezione. È una sorta di inquisizione che persegue e ostacola tutti i liberi pensatori, fra cui Dostoevskij, Puškin e lo stesso Gogol.

In breve tempo questo sistema scatena un processo di burocratizzazione della macchina amministrativa e aumenta esponenzialmente il livello di corruzione fra i funzionari statali. “L’Ispettore Generale“ è una commedia satirica estremamente divertente che si prende gioco delle piccolezze morali di chi detiene un potere e si ritiene intoccabile.

La trama, di per sé, è molto lineare e si basa su un equivoco: Chlestakov (interpretato da Daniele Marmi) è un frivolo viaggiatore di passaggio in un remoto paesino che viene scambiato per un alto funzionario dello Stato spedito dallo zar a indagare sulla condotta dei funzionari cittadini. Il malinteso scatena conseguenze nefaste per i “notabili” del piccolo villaggio - primo tra tutti per il Podestà (Rocco Papaleo) - che si troveranno a vivere il giorno più lungo e tragico della propria esistenza, col timore di venire smascherati.

"“L’Ispettore Generale“ – le parole del regista – conduce in un mondo in cui l’ingiustizia e il sopruso dominano l’esistenza. Ma non è l’uomo a essere malvagio; è la società che lo rende corrotto e corruttore, approfittatore, sfruttatore, imbroglione".

Gli spettacoli sono in scaletta venerdì 10 e sabato 11 alle 21, domenica 12 alle 16. Biglietti da 18 a 32 euro.

Marco Galvani