La Monza-Resegone. Il traguardo dei 100 anni da correre e sfogliare

Sono già 220 i terzetti di atleti iscritti alla speciale edizione della gara podistica. Oltre alla versione da 42 chilometri, anche una staffetta. E un libro di ricordi.

La Monza-Resegone. Il traguardo dei 100 anni da correre e sfogliare

La Monza-Resegone. Il traguardo dei 100 anni da correre e sfogliare

Uno zaino di ricordi. Un secolo di corsa, amicizia e passione. Partito da via Lecco, all’altezza del ponte dove nel 1924 c’era il Caffè Bettinetti. Per la prima “Monza-Resegone“ c’erano solo quattro squadre. Il loro equipaggiamento era fatto di scarponi da montagna, pantaloni alla zuava, maglione caldo e uno zaino in spalla con generi di prima necessità per affrontare i 42 chilometri dal centro città fino ai 1.173 metri di quota della Capanna che la Società alpinisti monzesi aveva fatto costruire nel 1911 sul Resegone. L’andatura era a passo di marcia militare. Dall’inizio degli anni Settanta, invece, è libera. E oggi si è arrivati a tagliare il traguardo delle 62 edizioni, "in passato abbiamo dovuto affrontare diverse interruzioni, anche a causa della guerra", precisa Enrico Dell’Orto, presidente della Società alpinisti monzesi. Orgoglioso del centenario della gara podistica che "grazie a tanti amici, non chiamiamoli sponsor" difende i valori dello sport. Anche per questo alla presentazione della Monza-Resegone c’era anche Gianni Mauri, presidente della Fidal Lombardia: "La Monza-Resegone è un mix affascinante di temerarietà, agonismo, storia, valori ed emozioni". L’appuntamento è per il 22 giugno con la grande novità del centenario: la versione Classic a squadre di tre persone (solo uomini, solo donne o miste) che dovranno conquistare Capanna Monza insieme e la modalità Relay, una staffetta (che partirà sempre dall’Arengario alle 20, un’ora prima della Classic) nella quale i tre atleti della squadra si daranno il cambio, percorrendo rispettivamente 15,3 chilometri (da Monza a Osnago), 15,7 chilometri (da Osnago a Olginate) e gli ultimi 12,2 chilometri che separano Olginate dal Rifugio Capanna alpinisti monzesi con lo “strappo“ sul sentiero di montagna e un dislivello di mille metri.

Una corsa eroica. Ma soprattutto una grande festa. Per gli atleti e per tifosi e curiosi che accompagnano i runner lungo tutto il percorso. Al momento sono già iscritte 220 squadre (60 per la staffetta) per un totale di 660 atleti, ma c’è tempo per “arruolarsi“ fino al 31 maggio.

"È una gara, certo, ma anche un’opportunità per celebrare lo spirito di squadra e la collaborazione – le parole di Luca Pancirolli, presidente del Monza Marathon Team, storico organizzatore della gara –. Non a caso si corre per agonismo, per amicizia e per solidarietà. Quest’anno, tra l’altro, taglieremo il traguardo dei 300mila euro raccolti per beneficenza". Il tempo, per certi versi, è tutto relativo. Cent’anni fa i primi atleti a conquistare la Capanna furono quelli della Società alpinisti monzesi. Impiegarono 6 ore e 13 minuti. Oggi equipaggiamento e tempi si sono “alleggeriti“. Il record resiste dal 2015: 2 ore 55 minuti e un secondo firmato da Giovanni Gualdi, Carmine Buccilli e Hamed Nasef (Me.Pa Assicurazioni Monza). Tra le donne, il primato (3h 42’ 19”) lo detiene la squadra Calzature Cereda Monza dal 2011. Quest’anno ogni partecipante riceverà in quota la speciale medaglia del centenario, mentre i vincitori saranno premiati il 28 giugno in piazza Duomo a Monza. E per quella data sarà pronto anche il libro di ricordi e immagini che la Società alpinisti monzesi sta realizzando proprio per i 100 anni della Monza-Resegone.