
La lezione online degli studenti: "Il nostro sito per uscire dall’incubo"
Il sito internet degli studenti per aiutare le donne straniere a uscire dall’incubo della violenza. Si chiama “Frisi against women violence“ e lo hanno programmato, gestito e riempito di contenuti i ragazzi della 3^ B scienze applicate del liceo Frisi. Insieme ai loro docenti - Ernesto Arrigoni (Lettere) e Massimiliano Interlandi (Inglese) - hanno svolto un “compito di realtà“, a cavallo tra informatica, italiano, inglese ed educazione civica. Lo hanno presentato ieri alla Villa Reale, durante la tavola rotonda “Un uomo può uccidere un fiore, ma non contenere la primavera“ organizzata dalla Questura di Monza in collaborazione con il Comune e la Reggia di Monza. "Da un lavoro di educazione civica, per formare cittadini digitali attivi e consapevoli – spiega il professor Interlandi – abbiamo proposto un compito di realtà, immaginando il sito internet di una onlus a servizio delle donne straniere che conoscono poco l’Italia, i servizi del territorio e la lingua italiana. Per questo il sito è stato realizzato in lingua inglese. Quindi ho spiegato ai ragazzi come usare Google Sites, lo spazio di lavoro del motore di ricerca Google, con cui creare siti internet. I ragazzi, nativi digitali, si sono subito orientati e siamo entrati nel vivo del lavoro. Divisi in gruppi hanno creato una vera e propria redazione giornalistica per aree tematiche, da sviluppare una ad una". È stata un’occasione per imparare quali sono le violenze di genere, tra psicologiche, economiche, mobbing sul lavoro e stalking. Il sito si apre con la definizione del concetto di “violenza sulle donne“ e per farlo i ragazzi hanno studiato alcune figure di donne contemporanee come Rosa Parks e la sua lotta contro la segregazione razziale, Frida Kahlo e la sua espressione artistica anticonvenzionale, Malala Yousafzai, simbolo di coraggio nella lotta per l’accesso all’istruzione per le donne e maya Angelou, poetessa che ha dato voce alle donne afro americane. Da cittadini attivi si sono interrogati su cause ed effetti della violenza, attingendo alla letteratura psicologica. Una sezione del sito è dedicata ai numeri di telefono da contattare in caso di violenza, dal 112 al 1522, al 113, il numero del Cadom (Centro aiuto donne maltrattate) e di Donne in Rete contro la violenza. E visto che oggi esiste un’App per ogni cosa, un gruppo ha riportato le applicazioni principali per chiedere aiuto, da quelle delle Forze dell’ordine alle strade più sicure in oltre 20 città italiane secondo l’esperienza di altre donne. Il sito antiviolenza è stato tra i più cliccati in tutta la scuola, così come il profilo Instagram “frisi4women“ creato ad hoc dagli studenti di 4^ Bn e 4^ Csa, in inglese, per porre le riflessioni sulla violenza di genere.
"I ragazzi – continua il professore – sono stati contenti di aver messo in piedi qualcosa che davvero può essere utile a qualcuno. Hanno imparato a lavorare in gruppo, una delle prime abilità richieste dalle aziende e ancora poco valorizzate nella scuola". Sabato prossimo, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne alle 12.10 anche i ragazzi di 4^ organizzeranno un flashmob con cartelloni e nastri rossi, evidenziando come l’abbigliamento non debba mai essere considerato un’istigazione alla violenza. Tanti gli eventi in programma nei prossimi giorni. Al Centro civico San Gerardo, giovedì alle 20.30, convegno sulla ridefinizione del concetto di mascolinità oggi, a cura di Cristina Maurelli, docente dell’Università Milano Bicocca.