REDAZIONE MONZA BRIANZA

La “lenza“ Rino Carrera ha festeggiato 100 anni alla Boscherona con la Pescatori Monzesi 1889

La figlia Luciana assicura come papà Rino, tuttora, non si faccia mai mancare nel menu giornaliero una bella mela. Viene perciò da pensare che nel proverbio "una mela al giorno leva il medico di torno", ci sia molta verità. Soprattutto perché il Rino in questione ha appena superato il traguardo del secolo di vita. Una bella ricorrenza che Gaspare "Rino" Carrera, accanito pescatore, ha festeggiato al laghetto della Boscherona con gli amici della Pescatori Monzesi 1889. Una scelta inevitabile per una "lenza" come lui, iscritta dal 1946 alla società di pesca sportiva più anziana d’Italia.

In quel periodo il neocentenario si era appena lasciato alle spalle le tormentate vicende della Seconda Guerra Mondiale, un’esperienza che come fante aveva vissuto in presa diretta. Fatto prigioniero dagli Americani in Nord Africa, aveva poi trascorso due anni in prigionia a Orano, in Tunisia. Tornato a Monza, aveva ripreso a frequentare fiumi e rogge con la fedele canna da pesca.

All’età della pensione era arrivato come dipendente di un’azienda monzese del comparto della gomma. Dalla morte della moglie Armida, avvenuta sei anni fa, vive con la figlia Luciana; è affezionatissimo alle nipoti Monica e Simona. Inoltre è bisnonno della figlia di quest’ultima, Mia. "Fino a qualche tempo fa – precisa la figlia Luciana – papà veniva a pescare alla Boscherona".