BARBARA CALDEROLA
Cronaca

La Lega va all’attacco: "Quella moschea è abusiva"

Sopralluogo e interrogazione al Pirellone sui finanziamenti dell’associazione "Abbiamo chiesto più controlli, c’è il rischio di islamismo radicale".

Sopralluogo e interrogazione al Pirellone sui finanziamenti dell’associazione "Abbiamo chiesto più controlli, c’è il rischio di islamismo radicale".

Sopralluogo e interrogazione al Pirellone sui finanziamenti dell’associazione "Abbiamo chiesto più controlli, c’è il rischio di islamismo radicale".

"Moschea abusiva", sopralluogo della Lega, a Carnate, e in Regione il Carroccio presenta un’interrogazione sui finanziamenti ricevuti dalla struttura "mascherata da associazione sportivo-culturale", dice Alessandro Corbetta, capogruppo del partito al Pirellone. Con lui, Silvia Sardone, vice di Matteo Salvini, e Yuri Manzoni, segretario della sezione di casa. "I residenti denunciano da anni che questo ex supermercato è diventato un centro di preghiera con notevoli disagi per il quartiere - aggiungono -. Abbiamo incontrato il responsabile, che si è più volte contraddetto sull’uso reale dello stabile. È allarmante il proliferare di situazioni di irregolarità legate all’islamismo, fenomeno in crescita in Lombardia e in Brianza".

"Abbiamo chiesto più controlli sui fondi che consentono a gruppi musulmani di acquistare immobili. Non va dimenticato - sottolinea Corbetta - il pericolo che in questi contesti si diffonda propaganda di matrice radicale. La posizione della Lega è chiara: se vogliono aprire centri di preghiera, le comunità islamiche devono stipulare un accordo con lo Stato che garantisca la tracciabilità delle risorse, un registro degli imam, l’obbligo di prediche in italiano e la trasparenza su chi frequenta questi luoghi. In assenza dell’intesa, nulla deve essere autorizzato. Continueremo a vigilare su queste forme di illegalità che non possono più essere tollerate".

"I rapporti con la comunità musulmana sono ottimi da sempre - replica la sindaca Rosella Maggiolini, che ogni anno partecipa alla festa di fine Ramadan -. Il centro culturale è regolarmente autorizzato e opera da quasi 10 anni, quanto al resto da tempo abbiamo avviato tutte le verifiche del caso, il dossier è sul tavolo della questura. Il Comune ha fatto tutto che poteva e doveva".

"Troppo spesso questi luoghi spuntano in quartieri già complessi a Milano, come fuori città, Carnate è in questa lista", chiariscono i leghisti che chiedono "un monitoraggio rigido su quelle che sono le fonti di finanziamento in grado di fare chiarezza assoluta su questi centri: da dove arrivano i soldi e con quali finalità". "La Lombardia e il territorio - concludono i politici - rischiano di diventare terreno fertile per le reti islamiche che si nascondono dietro la parola ‘cultura’. Servono trasparenza totale e tolleranza zero verso ambiguità e finti centri culturali che eludono le regole e mettono a rischio sicurezza e convivenza".