
L’azienda Haiki+ dà lavoro a una quarantina di persone realizzando un modello di economia circolare: ogni ora tonnellate di scarti vengono ripuliti, differenziati, triturati per tornare sul mercato come materia prima.
Entrano rifiuti ed escono materie prime: da due mesi è in funzione a Lazzate il nuovo impianto di Haiki+ che prova a realizzare concretamente quella "economia circolare" a cui spesso si fa riferimento quando si parla di sostenibilità. Qui ogni giorno arrivano tonnellate di rifiuti non pericolosi (obiettivo 50.000 all’anno) che possono essere in gran parte recuperati, separando carta, legno, plastica e metalli. Al termine dei processi di separazione, quasi tutto viene rimesso nel circolo virtuoso del recupero, lasciando un residuo minimo destinato a termovalorizzatori o discariche. L’impianto di Lazzate è frutto di un investimento di circa 5 milioni di euro e oggi dà lavoro a circa 40 persone. Dotato di tecnologie di ultima generazione, l’impianto che si trova in via Marco Biagi, zona artigianale, è in grado di massimizzare il recupero delle componenti valorizzabili presenti nei rifiuti. "Questo nuovo impianto rafforza il nostro impegno nel contribuire alla riduzione dei rifiuti destinati alle discariche e termovalorizzazione, nella creazione di nuovi posti di lavoro per la comunità locale e rappresenta un passo importante verso la nostra missione di perseguire concretamente l’economia circolare", ha commentato Flavio Raimondo, amministratore delegato di Haiki+. A due mesi dall’apertura, ieri mattina è stata organizzata una visita guidata all’impianto in piena attività, dove i rifiuti arrivano nei container e inizia il processo di selezione e separazione, in parte meccanico e in parte manuale (nella foto), dove è necessario un intervento più preciso e particolareggiato, per esempio nella separazione dei film plastici trasparenti da quelli colorati, o delle parti di carta da quelle di plastica, fino al passaggio sotto il magnete rotante, capace di separare tutte le parti ferrose. Alla visita dell’impianto in funzione ha partecipato anche il sindaco Andrea Monti: "Confermiamo la soddisfazione nel veder operativa un’area su cui da tempo la pianificazione territoriale del Comune aveva individuato la possibilità di insediamento di un impianto utile nel raggiungere l’obiettivo dell’economia circolare, importante per le nostre comunità".
Nell’impianto di Lazzate, coperto e dotato di sistemi di aspirazione e impianto antincendio automatizzato con un grande bacino artificiale d’acqua, sono presenti una pressa orizzontale per l’imballaggio dei rifiuti, con una capacità produttiva di 40 tonnellate all’ora; un trituratore per la riduzione volumetrica con una capacità produttiva di 50 tonnellate all’ora; una cabina di cernita per la separazione manuale delle componenti valorizzabili dai rifiuti, quali carta, cartone, legno e plastica. All’interno anche ragni mobili, carrelli elevatori e una flotta di mezzi e autisti per i servizi di ritiro sul territorio: "Recuperiamo rifiuti da aziende, e magazzini della grande distribuzione, nel raggio di 100 chilometri dalla sede dell’impianto", ha precisato l’ad Raimondo.