ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

La grande Festa del Sacrificio. Musulmani fra Cai e oratorio

Un’alba silenziosa, poi le prime voci si sono alzate all’unisono in preghiera. A Monza, l’altro ieri, le comunità islamiche hanno...

Doppio momento di preghiera a Monza

Doppio momento di preghiera a Monza

Un’alba silenziosa, poi le prime voci si sono alzate all’unisono in preghiera. A Monza, l’altro ieri, le comunità islamiche hanno celebrato una delle ricorrenze più sentite dell’anno, la Festa del Sacrificio. Due sono state le celebrazioni cittadine: una al grande campo del Cai di via Rosmini, organizzata dal Centro islamico di via Ghilini, e una seconda all’oratorio Frassati di Cederna, curata dalla comunità bengalese. Centinaia i fedeli. "Abbiamo organizzato due turni di preghiera - racconta Tahany Shahin, vicepresidente del Centro islamico di Monza -. Uno alle 7, per chi poi doveva andare aL lavoro, e uno alle 8.45. Durante quest’ultimo ci ha onorato della sua presenza anche il sindaco Paolo Pilotto, con un gesto che abbiamo molto apprezzato". La Festa del Sacrificio è celebrata ancora oggi dai musulmani di tutto il mondo con il sacrificio rituale di un animale e la condivisione della carne con parenti, amici e con i più bisognosi. A Monza, dove vivono circa 5mila musulmani, la celebrazione è divenuta anche un momento pubblico, di dialogo e presenza civica. "È uno dei due momenti religiosi più importanti per l’Islam - spiega Gueddouda Boubakeur, presidente del Centro culturale islamico di Sesto San Giovanni, in stretta collaborazione con il centro monzese -. Oggi a La Mecca sono in quattro milioni. Ma anche qui, nel nostro piccolo, è bellissimo vedere persone di ogni provenienza e condizione sociale unite nella fede". Non solo spiritualità. Il Centro di via Ghilini è un presidio quotidiano di cittadinanza attiva. Qui si svolgono corsi di lingua araba e italiana, supporto scolastico per i bambini appena arrivati in Italia, laboratori di bicicletta, incontri interreligiosi.

Partecipa al progetto del Banco Alimentare in collaborazione con il Comune di Muggiò, e lavora fianco a fianco con scuole e parrocchie. Non è un caso che alla preghiera fossero presenti anche Mario Riva e Marta Moretti, rispettivamente presidente e direttrice del Consorzio Comunità Brianza, cuore del sistema di accoglienza migranti sul territorio. "Stiamo costruendo una comunità - dice Boubakeur -. Non solo religiosa, ma anche culturale e sociale. Vogliamo formare cittadini modello".

Alessandro Salemi